Squali, leoni marini aggressivi, foche killer e pesci vampiro: per gli esperti il vero mostro è l’inquinamento (video)

4 Lug 2023 13:56 - di Redazione
squali

Non solo squali. E altro che scuse di Steven Spielberg per il suo film: giganti e belve sottomarine che dominano le cronache estive inquietano l’opinione pubblica e dominano la scena ben prima e ben oltre le sequenze del celebre film che popolano tuttora l’immaginario collettivo. E con le loro fauci pronte a spuntare tra le bollicine per sferrare rapidi attacchi in superficie, rinnovano l’incubo pronto a spuntare dalle profondità marine e che, anche in questa stagione, ha già mietuto vittime e seminato feriti.

Squali e dintorni, dalla California ai Grandi laghi del nord, aumentano gli animali sottomarini sempre più aggressivi

Un orrore che arriva da lontano. E che si procrastina con la cronaca ben più che con film cult e documentari informativi. Lo conferma, una volta di più, il fenomeno che Repubblica online registra in un documentato servizio pubblicato in queste ore. Un servizio in cui si riferisce, testualmente, che «gli squali attaccano fino a pochi metri dalle spiagge di Long Island, New York. Mentre in California i leoni marini hanno cominciato ad aggredire le persone. E nei Grandi Laghi, a nord, sono tornate le lamprede di mare, chiamate “vampiri”. Che si attaccano alla testa di trote e salmone e succhiano via i liquidi vitali».

Leoni marini vittime di danni al cervello per avvelenamento da alghe

Due fenomeni su cui, pone l’accento il servizio, il burattinaio – vero mostro in azione – sarebbe il cambiamento climatico. «Non è che siano diventati improvvisamente cattivi – scrive il quotidiano diretto da Molinari –. La loro insolita aggressività è legata all’inquinamento ambientale. Una teoria che il direttore del californiano Channel Islands Marine & Wildlife Institute, argomenta sostenendo che «sette leoni marini si sono ammalati al cervello a causa dell’inquinamento prodotto da certi tipi di alghe che si trovano al largo». E aggiungendo che «secondo gli esperti, questo fenomeno avrebbe provocato la pazzia nelle foche, rendendole più aggressive, al punto che alcune di loro, negli ultimi tempi, hanno morso tre bagnanti, due surfisti, un ragazzo che pagaiava a bordo di una canoa e un sub».

Non c’è solo lo squalo a inquietare: acque infestate anche da pesci vampiro e foche killer

Argomentando peraltro sui riscontri californiani – tra avvertenze ai bagnanti e sos diramati sempre più di frequente – che «il riscaldamento delle acque facilita la dispersione delle neurotossine. L’acido demoico attacca il cervello e il cuore, provocando tagli profondi. I leoni marini sono i più a rischio». Mentre sull’allarme diffuso nella regione dei Grandi Laghi, tra il Nord degli Stati Uniti e il Canada, il problema riguarderebbe al momento i pesci e «un inquietante parassita chiamato “pesce vampiro”, tornato a infestare le acque dolci della zona». Una situazione che sta mettendo a rischio anche l’intero settore settore della pesca. E acclarando che, dai pericoli acquatici e dai mostri sotto la superficie, nessuno è esente: vacanzieri e operatori del settore. Acqua dolce o salata che sia…

 

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