La prof colpita dal pallino: “Inspiegabile la promozione dei due studenti. Spero sia fatta giustizia”

23 Giu 2023 11:03 - di Giulio Fioretti

Si è sentita tradita e delusa, dopo avere rischiato di perdere un occhio per il colpo di fucile da pallino ricevuto ad ottobre scorso da due studenti oggi promossi con un nove in condotta. Maria Cristina Finatti, la docente di Rovigo protagonista di questa triste storia, ha affidato in un’intervista a Il Messaggero la sua rabbia per quanto accaduto in questi giorni.

“Non lo capisco, non riesco a darmi nessuna spiegazione -dice – Ma del resto non mi aspettavo neanche che potesse accadere in aula, mentre facevo lezione, quello che invece è accaduto”. ” Ho saputo  della promozione dai giornali, nessuno a scuola mi ha avvisato. Per la privacy i singoli voti non si pubblicano”. Sul voto in condotta specifica che “È il consiglio di classe a decidere, di cui io non faccio più parte: sono in un’altra classe. Evidentemente i docenti hanno ritenuto giusto assegnare quel nove”.  “Io mi sono allontanata un po’ da tutti. Di sicuro mi sono sentita molto sola, praticamente abbandonata”. La Finatti  dice che non avrebbe dato quel voto “No, sarei stata sicuramente più severa. Non si può mettere quel voto nello stesso anno scolastico in cui è avvenuto il fatto. Hanno tenuto conto del rendimento nelle materie: è giusto, ma la condotta no. In altri casi è andata diversamente”.

“E’ mancata qualsiasi severità”

“Purtroppo non è la prima volta che accadono fatti simili- dice nell’intervista al Messaggero Maria  Cristina Finatti- ma ci sono scuole che sono state ben più severe con i responsabili”. Per la docente veneta serviva una lezione “Per far capire a quei ragazzi, così giovani, che hanno sbagliato. Altrimenti li autorizziamo a credere che non ci sia niente di male. Abbiamo visto dove si arriva con gesti fuori controllo filmati al cellulare”. Si riferisce al caso di Roma, dove ha perso la vita un bambino con uno youtuber alla guida di una Lamborghini “Nel mio caso non ci sono state conseguenze ma i miei alunni hanno filmato tutto per metterlo online. Io non ho mai pensato che quei pallini fossero rivolti a me per qualche motivo personale. Era da poco iniziato l’anno quindi non c’era alcun motivo. L’importante era farlo girare sulla Rete”.

“Vietare l’uso del cellulare in classe”

“Fosse per me farei sparire i cellulari dalle mani dei ragazzi. Non si rendono conto che per guadagnare followers rischiano di rovinarsi. Sono molto preoccupata. Sono un’insegnante. Ci rimango male quando accadono queste cose, a scuola, a casa, nella vita di tutti i giorni. Qualcuno deve far capire ai ragazzi che la vita non è un gioco con cui fare il video da mettere online”. La Finatti dice di non essersi accorta che quei ragazzi stavano filmando un video” No, non potevo accorgermi di nulla perché in quel momento stavo facendo lezione. Come avrei potuto pensare ad una cosa del genere? Stavo spiegando scienze della Terra. Non sapevo assolutamente cosa avessero in mente. C’era comunque un clima che non andava bene. Ho cambiato classe e non li ho più visti. Posso dire però che presi singolarmente sono diversi, rispetto a quando sono in gruppo. Non ho mai visto neanche i genitori”.

“Andrò avanti legalmente”

“Sono stata io a dire ai miei alunni di dimenticare quanto accaduto. Loro non avevano nulla a che fare con quel brutto episodio. Io vado avanti per la mia strada, con gli avvocati. Ho denunciato tutto e non torno indietro. Se la scuola non ha preso provvedimenti-conclude la professoressa Finatti-, spero che la legge lo faccia. Spero venga fatta giustizia, se c’è. E’ l’unico modo per far sì che si rendano conto di quello che hanno fatto”.

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