Berlusconi, da Nanni Moretti a Sorrentino, solo tentativi falliti di delegittimarlo sul grande schermo

12 Giu 2023 19:52 - di Chiara Volpi
film Berlusconi

I film su Berlusconi? Purtroppo solo tentativi falliti di delegittimarne immagine e traguardi raggiunti. Sì perché, checché se ne dica, per quanto affascinati, ossessionati, incuriositi e comunque decisamente ispirati da lui, autori e registi hanno realizzato progetti e imbastito trame e produzioni che, alla fine della fiera, hanno centrato solo l’obiettivo di squalificare, banalizzare e nel migliore dei casi satireggiare su un personaggio epico ritratto come la controfigura di se stesso… Anche se, va detto, con modalità ed esiti diversi: dal Nanni Moretti del Caimano, al Paolo Sorrentino regista di Loro, autori e registi di casa nostra – e non solo – non sono rimasti immuni al carisma di Silvio Berlusconi, tanto da tentare la sfida cinematografica di ripercorrerne le orme di storia politica e successi imprenditoriali. Purtroppo, però, con il solo scopo di delegittimarne traguardi e sfide.

I film su Berlusconi da Moretti a Sorrentino: tentativi falliti di delegittimarlo

È in questo contesto, allora, che nasce e si inserisce il primo titolo di un affermato regista italiano su Berlusconi: Il Caimano, diretto nel 2006 da Nanni Moretti. Nel film si immagina la storia del produttore cinematografico di serie B Bruno Bonomo, il quale, caduto in disgrazia, spera di risollevarsi producendo la pellicola sul Cavaliere di una giovane regista. Tra mille difficoltà, però, si riesce a girare solo l’ultima scena: quella di Silvio Berlusconi che entra nell’aula di tribunale per presenziare alla lettura della sentenza di un processo.

“Il Caimano” e “Loro”, due titoli viziati dal pregiudizio

Un film che ha promesso più di quanto ha mantenuto: i ritratti privati risultano artefatti. La parentesi documentaristica (Berlusconi al Parlamento europeo) è didascalica e superflua. Un film irrisolto, viziato dal pregiudizio. Non immune dalla tentazione di rimestare nello scandalo o in ciò che era presunto fosse tale. Inoltre, lo sguardo sull’universo cinematografico banalizza figure e figurine. Insomma, un film che, alla fine della fiera, si è limitato alla stilizzazione forzata di Berlusconi e del berlusconismo, per evocare un’ambiguità che sentenze e consensi popolari avrebbero smentito e disconosciuto a più riprese, e in 3o anni di impegno politico.

Film su Berlusconi, autori e registi affascinati e ossessionati dal Cav

Un compitino mal riuscito, insomma, in cui il tentativo di satira cinéphile si trasforma presto in un cupo dramma processuale che punta a mettere sul banco degli imputati tutti noi. Un colpo sparato a salve, che ha mancato il bersaglio. E proprio al cinema, un mondo che Silvio Berlusconi conosceva bene e che ha frequentato da protagonista: da produttore, distributore – Berlusconi Communication e con Medusa – e broadcaster.

Ma il cinema non gli ha reso giustizia

Eppure, ogni volta che il suo nome e il suo “personaggio” ha passato il Rubicone del grande schermo, i registi alle prese con un suo ritratto hanno fallito. Persino un cineasta da Oscar come Sorrentino. Il suo film in due capitoli, Loro 1 e Loro 2, ha deluso destra e sinistra. Sostenitori e detrattori di Berlusconi. E naturalmente lo stesso protagonista, che all’epoca dell’uscita del film snobbò la sala, rispedendo l’ennesima provocazione (fallita) al mittente.

Film su Berlusconi, un personaggio titanico ritratto come una controfigura

E alla fine, da Moretti a Sorrentino, passando per le infinite rivisitazioni satiriche della tv, il cinema non gli ha mai reso giustizia. Perché partendo dal voler raccontare l’Italia degli ultimi cinquant’anni. E puntando ostinatamente a delegittimare e negare l’impatto, l’influenza, l’ascendenza sulla cultura popolare di quello che è stato un facoltoso magnate. Un editore “liberale”. Un politico amato e profondamente osteggiato, si è falsata la prospettiva. E ora negli archivi della nostra memoria cinematografica restano giusto i tentativi falliti, o solo abbozzati, di ritrarre un personaggio titanico ritratto al massimo come la controfigura di se stesso.

 

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