Torna in classe la maestra sospesa a Oristano per la recita delle preghiere. Accolta tra lacrime e abbracci

17 Apr 2023 17:30 - di Redazione
Maestra sospesa

Marisa Francescangeli, la maestra sospesa per venti giorni per aver fatto realizzare agli scolari un piccolo rosario con perline a forma di braccialetto e per aver recitato insieme ai piccoli un’Ave Maria e il Padre Nostro, è tornata in classe. L’insegnante è stata accolta con grande affetto dai genitori e gli alunni della scuola primaria di San Vero Milis (Oristano). Il caso, diventato nazionale, si era verificato a dicembre 2022 quando la Frascangeli era stata chiamata in sostituzione di un suo collega in una terza elementare, prima delle vacanze natalizie del 2022.

Oristano, la maestra sospesa è tornata in classe

La maestra, 58enne di Nuoro, è arrivata alla scuola di San Vero Milis accompagnata dal segretario provinciale della Uil scuola di Oristano, Raimondo Pisu: il sindacato che ha presentato ricorso contro la sospensione. L’insegnante non ha nascosto la propria emozione, per lei anche un mazzo di rose rosse e bianche. “Piangevo già prima di arrivare – ha raccontato ai giornalisti che l’aspettavano davanti all’istituto – non vedevo l’ora di poter riabbracciare i miei alunni, che non meritano quanto è accaduto, sono sicura che riprenderemo alla grande”.

Maestra sospesa torna in classe: “piangevo già prima di arrivare”

Si dice poi convinta – ha detto parlando con l’Ansa– che  la verità su quanto accaduto in aula le darà ragione. “Non vedo l’ora di riprendere a lavorare, sono qui per i miei bambini. Sono stati venti giorni difficili e di stress. È giusto adesso che si sappia la verità. Deve venire fuori, ci sarà un procedimento penale. Ho tante persone che mi stanno sostenendo in questo momento”. Il ministero dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara,  sta seguendo il caso e ha già deciso l’invio di tre ispettori, scelti fra persone di particolare esperienza e competenza; affinché verifichino la regolarità del procedimento e la completezza dell’istruttoria.

Il ministro Valditara: il nostro potere è solo ispettivo”

Il Mimit non ha competenze dirette e infatti nei giorni scorsi, Valditara aveva sottolineato che in base alla relazione tecnica ricevuta non si è trattato di un caso isolato; ma che in precedenza ci sono stati “diversi interventi bonari del dirigente scolastico. E il percorso si è svolto su diversi mesi”. Aveva detto il ministro: “Anziché insegnare geografia, storia e matematica, la maestra avrebbe fatto cantare inni religiosi o pregare. E’ quindi una violazione di un obbligo previsto dalla legge – aveva chiarito il titolare dell’Istruzione -. Se poi si tratti di canzoni religiose, di bandiera rossa o di leggere Repubblica durante l’ora di matematica, non cambia”.

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