Moderna annuncia i vaccini anti-cancro entro il 2030. Bassetti provoca: “Ora che faranno i No Vax?”
Moderna si dice fiduciosa sul fatto che i primi vaccini per il cancro e le malattie cardiovascolari e autoimmuni possano arrivare entro la fine del 2030 grazie all’esperienza acquisita con gli studi. La ricerca. Una sperimentazione mirata e la maxi campagna vaccinale, scattati con la pandemia. Un traguardo molto importante, su cui Matteo Bassetti ha commentato in un post su Facebook, in cui non ha mancato di aggiungere anche una provocazione…
Moderna: «Entro il 2030 avremo i primi vaccini anti-cancro»
«Tutto questo sarà possibile solo grazie alla tecnologia a mRna, messa a punto per i vaccini Covid», ha sottolineato il responsabile della Clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova. Che poi ha concluso, sferzando: «E ora come si cureranno il cancro i no vax/no brain, visto che continuano a sostenere che questi vaccini fanno male? Cambiano il Dna e non funzionano? Secondo me – chiosa l’infettivologo – correranno a farseli per primi!! Viva la coerenza!»…
La provocazione di Bassetti ai No vax: «E ora che faranno?»
Frecciatine a parte, l’importanza della notizia è di importanza epocale. Moderna, che ha sviluppato uno dei sieri vaccinali più efficaci contro il coronavirus, sta sviluppando vaccini contro il cancro che colpiscono diversi tipi di tumore. «Avremo quel vaccino e sarà altamente efficace. E salverà molte centinaia di migliaia, se non milioni, di vite», annuncia l’azienda.
Vaccini anti-cancro personalizzati contro diversi tipi di tumore
Di più. «Penso che saremo in grado di offrire vaccini antitumorali personalizzati contro diversi tipi di tumore alle persone di tutto il mondo», spiega a The Guardian Paul Burton, il direttore sanitario del gruppo farmaceutico Moderna, che ritiene che l’azienda sarà in grado di offrire questo tipo di trattamento in soli cinque anni.
Tutto grazie alla ricerca e alla sperimentazione sui vaccini mRna anti-covid
I progressi fatti grazie al successo dei vaccini mRna anti-covid, riferisce il quotidiano britannico, sono molto promettenti. E hanno consentito alla ricerca sui vaccini contro il cancro di fare passi avanti, tanto che l’equivalente di 15 anni di progressi sono stati compiuti in soli 12-18 mesi.
La svolta dei vaccini anti-cancro grazie alla la tecnologia basata sull’mRna
Pertanto, prosegue Burton, «penso che avremo terapie basate sull’mRna per malattie rare che in precedenza non erano farmacologiche. Così come penso che tra 10 anni ci avvicineremo a un mondo in cui è veramente possibile identificare la causa genetica di una malattia e, con relativa semplicità, andare a modificarla e ripararla usando la tecnologia basata sull’mRna».
L’mRna può essere applicato a cancro, malattie infettive, cardiovascolari, autoimmuni
Ma, rileva il quotidiano, gli scienziati avvertono che i progressi rapidi compiuti in questi ultimi tre anni, saranno sprecati se non verranno mantenuti gli alti livelli di investimenti attuali. «Negli ultimi mesi abbiamo avuto le prove che l’mRna non è solo utile per combattere le malattie infettive e il Covid. Può essere applicato a tutti i tipi di aree patologiche: cancro, malattie infettive, malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni, malattie rare. Abbiamo studi in tutte queste aree. E tutti sono molto promettenti».