La dura vita del rapinatore pendolare di orologi: la polizia sequestra beni per 2 milioni di euro
Ammontano a due milioni di euro i beni sequestrati preventivamente a un 48enne napoletano accusato di essere un rapinatore specializzato in orologi. Crimini che compiva per lo più da pendolare, recandosi in trasferta a Milano, e con la tecnica della truffa dello specchietto. Il sequestro, avvenuto su proposta del questore e ordine del Tribunale di Milano, è stato eseguito dagli agenti della divisione anticrimine del capoluogo lombardo, in collaborazione con i colleghi di Napoli.
Un tesoretto da 2 milioni di euro per il rapinatore di orologi pendolare
In particolare, il sequestro ha riguardato il patrimonio immobiliare del 48enne, che secondo gli investigatori è stato accumulato negli anni grazie ai proventi delle attività illecite: l’uomo è gravato da numerosi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio e, in particolare, rapine. A Milano il 48enne si era specializzato come rapinatore soprattutto di orologi di alto valore. Sempre lo stesso il modus operandi: con l’aiuto di un complice, dopo aver individuato la vittima, simulava un incidente stradale con la tecnica dello specchietto. Poi, approfittando dei momenti di distrazione dei malcapitati, i rapinatori strappavano con forza dal polso delle vittime costosi orologi, alcuni dei quali raggiungevano un valore anche di circa 60mila euro.
Un curriculum di un certo rilievo
Tra i reati commessi dal 48enne a Milano, oltre alle rapine aggravate, figurano anche l’estorsione, la sostituzione di persona, la ricettazione, il falso materiale ed altro. Il sequestro eseguito dalla polizia riguarda diverse unità immobiliari, compresa un’attività commerciale, conti correnti e polizze, oltre al contenuto di una cassetta di sicurezza con all’interno del denaro contante. Il tutto per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.
Il “danno di immagine” inferto a Milano
“L’attività delittuosa posta in essere fin dal 1993 denota uno stabile radicamento dell’uomo in contesti dediti alla perpetrazione di delitti contro il patrimonio, grazie ai quali il medesimo, privo come i suoi familiari di fonti di reddito lecite, si è assicurato rilevanti profitti vivendo abitualmente grazie ai proventi delle attività illecite”, si legge nel dispositivo con cui è stato ordinato il sequestro dei beni. Per i magistrati milanesi, inoltre, le condotte portate avanti negli anni dal 48enne “consentono di configurare una condizione di pericolosità sociale che ha avuto la massima esplicazione a decorrere dal 2009, nonché negli anni 2016 e 2020”, quando l’uomo “è stato riconosciuto responsabile di numerose rapine di orologi e beni di valore, commesse in modo sistematico”. Per gli inquirenti, inoltre, i numerosi colpi messi a segno dall’uomo hanno anche determinato “un evidente danno d’immagine alla città”.
La piaga delle rapine di orologi colpisce anche Roma
A Milano negli ultimi anni quella delle rapine di orologi si è trasformata in una vera e propria piaga. La cronaca ha infatti molto frequentemente restituito casi di furti di questa natura, spesso e volentieri ai danni di turisti. Non molto tempo fa, inoltre, è emersa una sorta di spartizione del territorio tra bande criminali di diversa provenienza, con tanto di specializzazioni anche rispetto al tipo e alla marca di orologio da trafugare. Il fenomeno dei rapinatori in trasferta, comunque, ha allarmato anche la Capitale, dove si è registrato un picco di rapine di questa natura specie tra l’estate e l’autunno scorsi. In alcuni casi facendo emergere anche qui la tecnica, a quanto pare rodata, del finto incidente.