Auto green, Pichetto: “L’Italia potrà essere un grande produttore di carburante sintetico”
“Io credo che l’Italia potrà essere un grande produttore di carburante sintetico. Perché stiamo investendo molto anche sull’idrogeno”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto a Radio anch’io. Parole che arrivano all’indomani dell’approvazione del regolamento Ue sulle emissioni degli autoveicoli. Su cui l’Italia si è astenuta. La Polonia ha votato contro, mentre Romania e Bulgaria si sono astenute, come Roma. Che ha rinunciato al no, constatato che la Commissione europea ha fatto una “apertura”. La possibilità, come da richiesta italiana, di poter avere dal 2035 una continuità con i motori endotermici.
Auto, Pichetto: bene l’apertura della Ue ai motori endotermici dopo il 2035
Il ministro spiega che sui biocarburanti “la valutazione a livello europeo è stata ‘in questo momento no’ perché fanno emissioni. Non siamo soddisfatti per come è stata gestita. Ma siamo contenti che c’è il motore endotermico. Ci sta bene l’e-fuel. Potremmo diventare uno dei grandi produttori di e-fuel, vista anche la nostra posizione geografica. Non siamo soddisfatti, invece, che non si sia dato un po’ più di tempo per fare una valutazione sul bilanciamento nella produzione dei biocarburanti”.
“Potremo diventare un grande produttore di carburante sintetico”
Il ministro ricorda che due anni fa è cominciata la “battaglia per gli endotermici”. Poi “finalmente è arrivata anche la Germania. Con la Germania si è arrivati al motore endotermico con carburante sintetico. E questo vale per tutti”. Il riconoscimento da parte della Ue che questi veicoli potranno ancora essere prodotti, sottolinea di titolare dell’Ambiente e della sicurezza energetica, “è uno sviluppo positivo”. La posizione dell’Italia – continua il ministro – è stata essenzialmente che non possiamo porre fine al motore a scoppio. “Per la nostra caratteristica industriale. Avendo noi nel settore automotive il più grande settore produttivo manifatturiero. L’obiettivo era quello di avere i motori endotermici. Che nell’obiettivo di decarbonizzazione devono avere carburanti, che siano sintetici come gli e-fuel. Oppure che abbiano la caratteristica di un bilanciamento delle emissioni”.
Urso: il motore endotermico sopravviverà
Sul tema delle auto elettriche è sceso in campo anche il ministro del made in Italy Adolfo Urso. ”C’è una unica certezza, che il motore endotermico sopravviverà accanto a quello elettrico anche dopo il 2035. Perché nel momento in cui si è accettato il combustibile sintetico, significa che il motore endotermico sopravviverà. Questo garantisce la nostra filiera produttiva che è di eccellenza del Made in Italy. E la scienza dimostrerà che anche i biocarburanti possono avere un impatto positivo sull’ambiente”.