Auto elettriche, l’incubo del rogo: le fiamme durano per ore e serve il quadruplo dell’acqua

22 Mar 2023 9:09 - di Sara De Vico

Non solo polemiche e dubbi sull’effettiva natura green, ma anche grossi rischi per la sicurezza. Le auto elettriche, che dovrebbero sostituire nei prossimi anni quelle tradizionali, presentano incognite in caso di incendi. Molto più frequenti e dannosi per la presenza di batterie al litio. Non a caso il settore automobilistico sta lavorando per studiare formule alternative. E metodi nuovi per affrontare i roghi che possono sprigionarsi dalle vetture.

Auto elettriche, rischi enormi in caso di incendio

Cambia l’approccio dei soccorsi in caso di incidente. E non a caso, come riporta la Verità, i Vigili del fuoco di tutto il mondo stanno studiando metodi e pratiche per affrontarli. Oltre all’incidente automobilistico esistono altre  cause che provocano l’incendio di una batteria ad alta capacità come quelle al litio.

L’abuso termico che sprigiona le fiamme

Si parla di abuso termico. Il surriscaldamento improvviso che porta a veri e propri roghi. Ben più difficili da sedare rispetto agli incendi delle auto con carburante tradizionale. Può bastare dimenticare il «power bank» sul sedile dell’auto parcheggiata al sole. O un’errata procedura di ricarica o scarica, oltre all’urto.

L’incendio può durare ore dopo lo scoppio

Nel caso di un incidente stradale a una vettura elettrica l’incendio può durare anche alcune ore. Mentre le auto tradizionali bruciano per un tempo limitato (fino all’esaurimento del combustibile), le batterie mantengono il loro potenziale elettrico e le fiamme possono durare  fino a 6 ore dopo l’evento. Sul web pullulano video impressionanti che ritraggono vetture elettriche ancora a fuoco mentre sono  a bordo del carro attrezzi o presso i depositi.

La batteria al litio a rischi di thermal runaway

L’incendio di una batteria è infatti improvviso e raggiunge temperature molto alte. Per questo è molto difficile da spegnere. Si calcola che rispetto al rogo di una vettura tradizionale, serve un lasso di tempo fino a 4 ore e una quantità di acqua quattro-cinque volte superiore al normale. Un rischio enorme anche per i soccorritori e gli addetti alla sicurezza. Se i Vigili del fuoco sono equipaggiati con dispositivi termici che proteggono le vie respiratorie lo stesso non avviene per gli operatori sanitari. I primi ad arrivare sul luogo dell’incidente.

La tecnologia al lavoro, le case automobilistiche si attrezzano

In questi anni la tecnologia dovrà affrettarsi ad affrontare e risolvere il cosiddetto thermal runaway, il rischio di incendio ed esplosone improvvisa delle batterie di litio. La Francia sta producendo accumulatori di speciali intercapedini, attraverso le quali è possibile iniettare acqua e sostanze raffreddanti. Con l’obiettivo di accorciare i tempi d’intervento sugli incendi. In Italia, sul sito istituzionale dei Vigili del fuoco si trovano dispense che tracciano le linee guida per intervenire su veicoli e prodotti con batterie ad alta capacità. Ad oggi le criticità restano alte e il settore automobilistico dovrà fare i conti con un problema strutturale. Che getta un’ombra sul luminoso futuro elettrico.

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