Cruciani difende Valditara: “La lettera della prof di Firenze sembra scritta da una militante”
Una lettera militante, piena di errori storici e sottintesi. Giuseppe Cruciani, intervistato da La Verità, non le manda a dire. L’appello della preside del liceo fiorentino rimbalzata sui social non è un appello neutro contro la violenza. “In redazione l’abbiamo ricevuta subito. Ho pensato a una lettera scritta da una militante politica contro il governo Meloni. Cosa che ovviamente ci sta. Infatti in poche ore questa dirigente è diventata l’eroina di chi pensa che siamo ancora alla resistenza contro il fascio”.
Cruciani: quella lettera sembra scritta da una militante
Il punto – insiste il conduttore de La Zanzara – è che quel che c’è scritto è tutto sbagliato. Insomma fuori dal tempo, fuori dal mondo e fuori dalla realtà”. Non c’è nessuno pericolo fascista alle porte. Mi sembra evidentissimo – dice Cruciani – che è un’espressione strumentale. Utilizzata per lanciare un allarme che non c’è. Esiste un pericolo di squadracce fasciste? Non esiste nessuna squadraccia fascista. Ma solo 5, 6, 7 coglioni criminali che menano e per questo vanno presi e condannati”.
Firenze, vanno accertate tutte le responsabilità
Sugli scontri di Fiorenze naturalmente le responsabilità andranno accertate. “Ma andranno accertate tutte”, dice ancora Cruciani. “Eventualmente anche quelle su quanto accaduto prima di quelle immagini. E i responsabili puniti. Ma per favore, non usiamo questo pretesto per far scattare il solito “tic” dell’onda nera che starebbe per invadere l’Italia”.
Il ministro Valditara ha fatto bene
Il ministro ha fatto bene a dire che quella lettera era sbagliata dal punto di vista storico, perché piena di errori. Chi l’ha scritta lo ha fatto in modo da conservare una reticenza. Il sottotesto è evidente. Quella comunicazione, volontariamente, dice e non dice. Quando fa riferimento per esempio alla difesa dei confini…”. Dopodiché – conclude l’istrionico Cruciani – il ministro ha sbagliato a ventilare sanzioni, se lo ha fatto.
Sono gli studenti di destra ad avere la peggio
Poi va ancora controcorrente. Non è utile fare la conta delle aggressioni. Ma se proprio si deve fare va detto che nelle scuole chi ha la peggio è la destra. “A quanto ne so io, mediamente, chi va davanti alle scuole a fare volantinaggio ed è di destra, ha molti più problemi di quelli di sinistra. Denigrati, respinti, minacciati“. I casi non mancano e non hanno la stessa la stessa attenzione mediatica se gli aggressori sono di sinistra.
Nessuno ha parlato dell’aggressione a Bologna
“Nessuno ha parlato dell’aggressione a Bologna, lo scorso maggio, ai danni di cinque ragazzi di Azione universitaria da parte di una decina di membri di un collettivo di sinistra. C’è poi il caso della Sapienza, che ha dimostrato che una presentazione di un libro, se organizzata da esponenti vicini a Fratelli d’Italia, non si può fare”.