Meloni è la leader più credibile perché è coerente, rifiuta i facili slogan e difende l’interesse italiano
Un sondaggio europeo ha indicato in Giorgia Meloni la leader più credibile del continente. Ovviamente, come per qualsiasi sondaggio, nessuno di noi perde l’umiltà e la consapevolezza di dover sempre fare meglio e di guardare agli obiettivi da raggiungere con spirito di sacrificio. Tutto questo accade a meno di tre mesi dall’insediamento del nostro premier con una finanziaria approvata praticamente senza avere il tempo e la possibilità di poter inserire ulteriori elementi di innovazione, con una guerra che condiziona fortemente l’opinione pubblica e in presenza di una stagnazione dell’economia.
Perché la gente allora ha fiducia in Giorgia Meloni ? È una domanda che tutti i partiti, specialmente quelli di opposizione, dovrebbero porsi. La risposta, a mio avviso, è soprattutto una: perché è credibile. Lo è senza spacciare in alcun modo promesse, senza nascondere mai la polvere sotto il tappeto, non tralasciando mai le responsabilità da assumere e le verità da dire. Soprattutto quest’ultimo aspetto consegna fiducia all’elettorato .
Il sistema maggioritario per come è costituita l’architrave costituzionale italiana porta fisiologicamente a una riduzione della partecipazione elettorale e lo si è visto nel tempo. A ciò ha contribuito anche un atteggiamento carente delle leadership succedutesi negli anni. Dal 2011 al 2022 abbiamo registrato la presenza di schieramenti ( e di leader) mai aderenti alla volontà popolare. Giorgia Meloni ha tranciato quel filo che non consentiva agli italiani di vedere rispettato il loro voto ma ha anche fatto vedere di essere disposta a tutto pur di mantenere questa coerenza.
Meglio essere impopolari che raccontare una narrazione diversa dalla realtà. Tutto cio insieme a una continua e progressiva evoluzione di una destra moderna, capace di fedeltà alle origini atlantiste della nazione senza abdicare alla difesa della sua autonomia. Fratelli d’Italia sta dimostrando, grazie ai suoi ministri e sottosegretari, a chi guida i gruppi parlamentari, di mantenere dritta la barra. Si tratta di una premessa, considerato che ci attende un duro cammino, ma anche di una sana prospettiva di governo e di linearità. Sta a ognuno di noi contribuire a lavorare per rendere più incisivo questo messaggio. E sono certo che sapremo essere all’altezza
* Vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera