Lula esclude complicità delle forze armate con gli assalitori: “Saranno puniti i singoli militari””
Il governo Lula esclude che vi sia stato “un coinvolgimento diretto” delle Forze Armate nell’assalto dell’8 gennaio scorso alle sedi istituzionali della capitale del Brasile. E sottolinea “l’accordo” con i militari per misure contro i “singoli” che hanno partecipato all’assalto delle migliaia di sostenitori di Jair Bolsonaro. Così il ministro della Difesa brasiliano, José Múcio. Dopo la riunione a cui ha partecipato oggi insieme al presidente Luiz Inácio Lula da Silva e i tre capi di Stato Maggiore brasiliani.
Brasile, il governo Lula esclude coinvolgimenti diretti delle Forze Armate
“I militari sono consapevoli e sono d’accordo sulle misure da adottare – ha detto – evidentemente, dobbiamo stare attenti che i processi e le accuse siano giuste. In modo che le pene siano giuste. Voglio dire che non c’è stata nessuna implicazione diretta delle Forze Armate. Se qualche elemento, individualmente, ha partecipato, ne risponderà come semplice cittadino”.
Il ministro della Difesa: pagheranno i singoli militari
Il ministro della Difesa brasiliano ha comunque detto che nella riunione non si è parlato dell’assalto alla Spianata dei Ministeri, ma di politica dello sviluppo e investimenti per la Difesa. Quello di oggi è il secondo incontro tra Lula e i vertici delle Forze Armate dopo l’assalto dell’8 gennaio. Durante la quale – ha detto ancora il ministro Mùcio – il presidente ha espresso “la sua fiducia” nei militari.
L’imbarazzo del governo: i Servizi non ha hanno avvisato
Ieri Lula aveva accusato il silenzio dell’intelligence sull’assalto al Congresso a Brasilia. “Nessuno ha avvertito il presidente della Repubblica di quanto sarebbe potuto accadere. Qui non abbiamo avuto informazioni dall’esercito, dalla polizia, dalla marina… Nessuna delle informazioni è stata utile». Ha parlato della sua sorpresa quando ha scoperto che la manifestazione era stata indetta da più di una settimana sui social network. ” Se avessi saputo che centinaia di persone erano arrivate a Brasilia il venerdì prima degli attentati, non avrei viaggiato”.