È morto Giuseppe Bono, per 20 anni Ad di Fincantieri. Meloni: «Perdita dolorosa per l’Italia»

8 Nov 2022 16:21 - di Natalia Delfino
giuseppe bono

È morto all’età di 78 anni Giuseppe Bono, per vent’anni alla guida di Fincantieri. La scomparsa di Bono è stata accolta con grande commozione dalla politica, che in maniera bipartisan ne ha ricordato le capacità e la competenza. Pensieri cui si sono unite anche le voci di diversi esponenti di Confindustria e dell’ex leader della Cisl, Segio D’Antoni. «L’Italia piange la scomparsa di Giuseppe Bono, storica guida di Fincantieri e figura di riferimento dell’industria italiana. Una dolorosa perdita per tutta la Nazione. Rivolgo ai suoi familiari le più sincere condoglianze da parte mia e del governo italiano», ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Il ricordo commosso della politica

Ma, si diceva, numerosissimi sono stati i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Bono, che lascia la moglie e due figli. Fra i primi, quello di Guido Crosetto, che ha ricordato Bono come «Peppino», parlando di «un amico fraterno, grande uomo, straordinario capitano d’industria». «Ha dedicato tutta la sua vita a costruire ricchezza per l’Italia. Lo conobbi appena arrivato a Fincantieri, che era in grave difficoltà. Ora ha i migliori prodotti al mondo», ha aggiunto il ministro della Difesa. Ricordi sono giunti anche dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, e dai ministri, tra gli altri, Adolfo Urso, Daniela Santanchè, Massimo Giorgetti, Anna Maria Bernini. Ma non sono mancati pensieri anche dalla sinistra, dalla capogruppo Pd, Debora Serracchiani, al presidente di Italia Viva Ettore Rosato.

Un uomo che ha segnato la storia della grande industria italiana

«Ovunque abbia lavorato, Giuseppe Bono ha sempre dimostrato le sue capacità rendendo un servizio importante per la nostra Nazione», ha ricordato anche La Russa. Bono, nel corso della sua lunga carriera, iniziata nel 1963 con un corso di formazione nell’area amministrativa e del controllo di gestione di Fiat-Finmeccanica, ha segnato la storia delle partecipate pubbliche per oltre mezzo secolo. Classe 1944, era nato a Pizzoni, piccolo paese ora nella provincia di Vibo Valentia. Laureato in Economia e commercio, dopo i primi passi nel gruppo Fiat e l’incarico di ad di Aviofer, dal 1991 al 1993 è stato direttore generale di Efim. Nel 1997 approdò in Finmeccanica con l’incarico di direttore generale per salire ancora nel 2000 con la nomina di amministratore delegato. Nell’aprile del 2002 avvenne uno “scambio” tra Roma e Trieste: l’ad di Fincantieri Pierfrancesco Guarguaglini fu chiamato nella Capitale alla guida di Finmeccanica e al suo posto andò Bono.

I vent’anni di Giuseppe Bono alla guida di Fincantieri

Iniziò una lunga storia durata 20 anni: un record quello segnato da Bono al timone del gruppo navalmeccanico. Una storia complessa che vide all’inizio Bono impegnato a tirare Fincantieri fuori dalle secche in cui si trovava. E da azienda praticamente decotta, prima è stata risanata e poi rilanciata fino a conquistare la leadership sui mercati internazionali. Riconferma dopo riconferma, Bono ha guidato dunque il gruppo per 20 anni esatti. Nello scorso aprile, l’azionista ha deciso per la discontinuità nel rinnovo al vertice. Fino all’ultimo, si ventilava l’ipotesi di una riconferma nel ruolo però di presidente. Ma non è stato così e si è chiusa l’era Bono.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *