Rai, il Cdr del Tg1 contro Fiorello al mattino: «Uno sfregio sottrarre un’ora all’informazione»
Il Comitato di redazione del Tg1 contro Rosario Fiorello. Incredibile, ma vero. È tutto nero su bianco in un comunicato con cui la rappresentanza sindacale della testata ammiraglia chiede chiarimenti all’azienda di Viale Mazzini e minaccia proteste di fronte ai rumors circa l’approdo di una striscia dello showman sul modello di Viva Via Asiago in mulcasting su Radio2, RaiPlay e Rai1. «Il CdR del Tg1 – vi si legge – esprime tutto il suo sconcerto e la sua totale contrarietà nell’apprendere del possibile approdo di un programma satirico di intrattenimento, guidato da Fiorello, al posto di quasi un’ora di programmazione gestita dal Tg1, nello specifico Tg1 Mattina».
La “striscia” di Fiorello durante di Tg1 Mattina
Alla base della presa di posizione, la mancata consultazione dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, necessaria, si sottolinea, «in caso di cambio di palinsesto». Un buon motivo per chiedere se almeno il CdA è stato informato e se tutti i suoi componenti hanno tutti condiviso questa scelta. Un’ulteriore richiesta riguarda le «motivazioni editoriali» a base di tale scelta. Insomma, lamenta la redazione del Tg1, la striscia di Fiorello non può invadere gli spazi mattutini del tiggì perché «andrebbe ad interrompere il flusso informativo con un programma satirico, generando confusione nel pubblico a casa». Apposta il Cdr suggerisce di ospitare il nuovo programma «nella fascia della rete successiva al Tg1 e al Tg1 mattina dopo le 9.00». Oltre alla collocazione in palinsesto, c’è il problema dei costi.
Giovedì assemblea di redazione
Cifre ufficiali non ne esistono ancora, ma il Cdr ha buon gioco nel ricordare «le nostre costanti lamentele e denunce riguardanti le carenze di troupe e zainetti sempre più difficili da trovare». Insomma, tutto Fiorello avrebbe potuto pensare tranne che trovarsi al centro di una polemica sollevata dal sindacato interno al Tg1. Ma tant’è. E ora il Cdr parla di «decisione che non può essere accettata, né tantomeno imposta», e di «sfregio al nostro impegno quotidiano». Risultato: contro l’invasione di Fiorello sarà fiera protesta. Si comincia giovedì 20 con l’assemblea di redazione alla presenza del leader Usigrai Daniele Macheda. Lo spettacolo comincia.