Covid, oggi 37.756 nuovi contagi e 127 morti. Speranza: «Subito la quarta dose agli over 60»

11 Lug 2022 18:53 - di Natalia Delfino
quarta dose

Sono stati 37.756 i nuovi casi di Covid e 127 i morti in Italia nelle ultime 24 ore. Ieri i contagi registrati erano stati 79.920 e i decessi 44; il giorno prima 98.044 con 93 vittime. Il tasso di positività è oggi al 20% su 188.153 tamponi processati, in calo rispetto a quello di ieri che era al 26,3% su 303.848 tamponi tra antigenici e molecolari. In aumento, poi, i ricoverati con sintomi, che oggi sono 410 in più di ieri per un totale di 9.454. Aumentano anche le persone in terapia intensiva: sono 10 in più di ieri per un totale di 360. In questo contesto, si accelera sulla quarta dose, rispetto alla quale il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato l’apertura immediata della somministrazione agli over 60.

Al via subito la quarta dose per over 60 e fragili di età inferiore

In giornata, infatti, sono arrivati sia il via libera europeo sia l’ok della Commissione tecnico-scientifica (Cts) dell’Aifa alla quarta per gli over 60 e per i fragili anche se di età inferiore. Il secondo booster, secondo quanto emerso, è previsto 4 mesi dopo il primo e solo se non si è avuta un’infezione dopo la terza dose.

Speranza: «Le norme sulle mascherine restano invariate»

«Già nella giornata di oggi adegueremo le nostre linee guida, circolari e indicazioni a questa determinazione», ha spiegato Speranza, chiarendo che «apriremo immediatamente sui nostri territori la somministrazione della quarta dose anche alle persone sopra i 60 anni». «Guai a pensare che la battaglia contro il Covid sia vinta, è ancora in corso e dobbiamo tenere un livello di attenzione e di prudenza», ha aggiunto Speranza, che oggi sui temi della pandemia ha anche avuto un incontro con Mario Draghi. Speranza, poi, ha chiarito che «le norme sulle mascherine rimangono invariate» ovvero «restano valide le raccomandazioni a usarle in tutte le occasioni in cui c’è il rischio di essere contagiati».

L’Ema: «Al lavoro per vaccini aggiornati per Omicron in settembre»

Un invito a fare presto è arrivato anche dalla Commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides. «Non c’è tempo da perdere», ha detto, invitando «gli Stati membri a lanciare immediatamente un secondo richiamo per tutte le persone di età superiore ai 60 anni e per tutte le persone vulnerabili» ed esortando «tutti coloro che hanno diritto a farsi avanti e farsi vaccinare». «È così – ha aggiunto – che proteggiamo noi stessi, i nostri cari e le nostre popolazioni vulnerabili». Il direttore esecutivo dell’Ema, Emer Cooke, ha poi fatto sapere che l’agenzia è al lavoro per «la possibile approvazione in settembre» di due vaccini specifici per Omicron. Ema e Ecdc hanno inoltre invitato le autorità sanitarie degli Stati membri a pianificare per l’autunno campagne vaccinali combinate anche con il vaccino anti-influenzale.

Cavaleri: «No a preoccupazioni, proteggere i fragili con la quarta dose»

«Purtroppo – ha precisato Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell’Ema – questo virus è ancora pandemico, nel senso che si comporta ancora in un modo un po’ imprevedibile, e può dare luogo a queste ondate estive che solitamente con i virus respiratori non vediamo». Ma, ha aggiunto, «non direi che bisogna essere preoccupati», sottolineando che piuttosto «dobbiamo pensare a mettere in protezione i vulnerabili, così da poter passare l’estate in un modo più sereno».

Gli esperti continuano a chiedere la ventilazione meccanica controllata

E mentre l’attenzione delle autorità sanitarie si concentra ancora una volta tutta sui vaccini, dal mondo scientifico si continua a invocare a gran voce la ventilazione meccanica, a partire dalle scuole. Nei giorni scorsi era stato, tra gli altri, il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, a sottolinearne opportunità e urgenza. Oggi, in un’intervista a Libero, è stato l’immunologo Francesco Le Foche, che rispondendo a una domanda sull’eventualità che gli studenti possano dover andare di nuovo a scuola con le mascherine ha risposto: «Spero davvero di no: l’urgenza è che finalmente vengano installati i sistemi per il ricambio dell’aria in classe».

Meloni: «Quando si sveglierà il governo?»

Un’affermazione rilanciata da Giorgia Meloni sulla sua pagina Facebook, dove ha ricordato che «buona parte del mainstream ha deriso o ignorato la nostra proposta in merito al sistema di ventilazione meccanica controllata nelle scuole e negli edifici pubblici come mezzo di contrasto al contagio». «Oggi questa continua ad esser accreditata e riconosciuta dalla comunità scientifica. Quand’è – ha quindi chiesto la leader di FdI – che si sveglierà il governo?».

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