Covid, Vaia: «Allo Spallanzani non ci sono casi gravi. Basta appelli che producono solo stress»

4 Lug 2022 11:49 - di Agnese Russo
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È un appello a «evitare di creare allarmi ingiustificati nella popolazione» quello lanciato dal direttore dell’Istituto Spallanzani, Francesco Vaia, di fronte alla nuova ondata di Covid. Perché se è vero che c’è un aumento dei contagi, è anche vero che «oggi allo Spallanzani abbiamo zero ricoveri con polmoniti interstiziali gravi» e nessun giovane ricoverato. C’è «qualche caso di polmonite, ma molto più leggera e in pazienti che hanno malattie respiratorie precedenti», la maggior parte sono «over 70 con comorbilità, molti dei quali non avrebbero neanche bisogno di stare in ospedale». Dunque, «se pensiamo che in passato avevamo ricoverati in area medica con il casco per la ventilazione assistita, è evidente che stiamo vivendo un fase diversa».

Vaia contro gli allarmismi per la nuova ondata di Covid

Per Vaia, inoltre, «il bollettino quotidiano non ha più molto senso, con un tasso di positività che un giorno segna 13% e il giorno successivo 28». E, anzi, è in qualche modo dannoso perché «contribuisce solo a creare un clima di stress da allarme contro l’avversario Covid e se unito alla paura della guerra e a quella dell’inflazione che sale, non fa che indebolire le difese immunitarie». Secondo il direttore dello Spallanzani il nuovo balzo dei contagi è dovuto «alla maggiore contagiosità della nuova variante Omicron, che è come se fosse un nuovo virus e che buca i vaccini che non sono aggiornati».

«Chi parla di nuovo lockdown sbaglia: dobbiamo andare avanti»

«Resta il fatto che il vaccino è uno strumento fondamentale per proteggere dalle forme gravi della malattia», ha precisato Vaia, dicendosi a favore dell’abbassamento dell’età per la quarta dose e assolvendo anche i grandi eventi, dai concerti alle partite di calcio, che si sono svolti in assenza di mascherine, « a cui la gente ha diritto». «Chi parla di nuovo lockdown sbaglia, il Paese deve andare avanti. E mai tornare indietro», ha quindi chiarito il direttore dello Spallanzani, sollecitando come prima misura da adottare, oltre all’aggiornamento dei vaccini, la «ventilazione meccanica in tutti i luoghi della socialità, a partire dalle scuole e dai mezzi pubblici».

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