L’infettivologo Viale va controcorrente: «Il virus va lasciato circolare, il governo sta sbagliando»

9 Lug 2022 16:27 - di Giorgia Castelli
Infettivologo

«Il virus non è più quello del 2020, ora va lasciato circolare.
Invece il governo non si muove nel cambiare le norme e questo sta paralizzando di nuovo gli ospedali». L’infettivologo Pierluigi Viale, direttore delle Malattie infettive del Sant’Orsola a Bologna in un’intervista a Repubblica spiega che «bisogna accettare la realtà e arrivare a convivere con un virus che si è così bene adattato all’uomo che non se ne andrà più. Siamo oramai a un milione di casi al giorno, se consideriamo anche chi non dichiara di essere positivo, avremo due terzi dell’Italia infettata a fine mese e non ha più senso continuare a isolare la gente».

L’infettivologo Viale: «Il governo deve aggiornare le misure»

E poi ancora. «Il virus – spiega – sta infettando la popolazione senza creare casi gravi, ma noi nel giro di 15 giorni diventeremo matti a trovare posti letto per chi ha tutt’ altro che il Covid. Dunque lasciamolo andare perché fortunatamente di questa variante di Covid non si muore: ormai è solo concausa di mortalità nelle persone fragili. Semmai, rischi perché non trovi posto in ospedale: è questo che vogliamo?». «Ora – racconta – se arrivi in ospedale per una colica renale, e per caso scopri che sei positivo, entri in un tunnel senza uscita. Le regole vanno cambiate. Ma non posso deciderlo io (…): è il governo che deve muoversi aggiornando le misure».

Reparti degli immunodepressi

E infine: «L’attenzione va data ovviamente nei reparti degli immunodepressi. Per il resto è meglio rischiare di prendersi il Covid, con le stesse probabilità di prenderlo fuori, o essere mandati a casa perché l’ortopedia è chiusa e dunque slitta di tre mesi l’operazione a un’anca? Non ha più senso poi dimettere i pazienti solo quando si sono negativizzati, perché nel frattempo occupano un posto utile ad altri, mentre se stanno già bene potrebbero gestire l’attesa a casa».

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