Twitter approva il piano “pillola avvelenata” contro la scalata di Elon Musk. La sinistra grida al bavaglio

16 Apr 2022 11:38 - di Redazione
Musk Twitter

Twitter sta cercando di respingere l’offerta pubblica di acquisto ostile di Elon Musk adottando un piano del tipo “pillola avvelenata” con lo scopo di impedire al Ceo di Tesla di diventare il proprietario del social network.

Il piano, ” per i diritti degli azionisti”, cerca in sostanza di isolare gli azionisti dai tentativi di Musk, che è diventato il più grande azionista individuale della piattaforma, di accumulare una partecipazione esponenzialmente più grande in Twitter. Il piano, destinato a scattare qualora qualcuno raggiunga il 15% del capitale di Twitter- Musk è al 9,2% – prevede che gli azionisti possano acquistare azioni aggiuntive a un prezzo di favore. In pratica un aumento di capitale con l’effetto di diluire il peso azionario dell’acquirente principale.

“Il Piano sui diritti ridurrà la probabilità che qualsiasi entità, persona o gruppo acquisisca il controllo di Twitter attraverso l’accumulo di mercato aperto senza pagare a tutti gli azionisti un premio di controllo appropriato o senza fornire al Consiglio tempo sufficiente per formulare giudizi informati e intraprendere azioni che siano nel migliore dei modi interessi degli azionisti”, ha spiegato Twitter in un comunicato.

Musk ha rivelato all’inizio di questo mese di aver accumulato una partecipazione di oltre il 9% in Twitter e ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto per acquisire la società privata del valore di circa 43 miliardi di dollari.

Le dichiarazioni con le quali Musk ha accompagnato l’annuncio dell’Opa da 43 miliardi per il social dell’uccellino hanno scatenato anche in Usa un nutrito fuoco di sbarramento. «Credo nella possibilità che Twitter diventi la piattaforma per la libertà di parola in tutto il mondo; ha un potenziale enorme e lo sbloccherò», ha scritto l’imprenditore.

Un proclama che ha innescato reazioni a dir poco allarmate – sottolinea oggi Libero –  fra l’altro proprio mentre Trump deludeva i suoi sostenitori annunciando «non ci tornerei, è troppo noioso». Sui media liberal – e non solo – è stata quasi unanime la bocciatura dell’operazione.

 

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