Riforma del catasto, Feltri: “Draghi bombarolo micidiale delle nostre tasche. Non faccia lo zar…”

7 Mar 2022 8:50 - di Gabriele Alberti
Feltri

Un editoriale molto duro a firma Vittorio Feltri dal titolo urticante: “Caro Draghi, non fare il Putin” incornicia la prima pagina di Libero. Il direttore editoriale si produce in un aricolato parallelismo tra due diverse tipologie di bombardamenti: quelli atroci russi contro l’Ucraina e i bombardamenti che lo “zar” Draghi si appresta a compiere verso le tasche degli italiani. Vedi catasto.

Ucraina, Feltri: “Ci stiamo abituando ai bombardamenti quotidiani”

Grande pietà e ammirazione per il popolo aggredito, gli ucraini: “Assistiamo, grazie all’informazione, specialmente televisiva, a spettacoli struggenti- scrive Feltri- : gente che fugge piangendo, bambini inconsapevoli e spaventati. (…).  Mia moglie ed io, sebbene siamo vecchi e rimbambiti, offriamo nel nostro alloggio milanese ospitalità a una profuga con un figlio, per puro senso umanitario. Eppure non è in tal modo che si vince una guerra contro un colosso quale quello di Putin”. Ora che le immagini e le informazioni sulla guerra in atto hanno messo in secondo piano il virus, si rischia – avverte il direttore editoirale di Libero- una nuova assuefazione: “Ormai ci stiamo abituando ai bombardamenti come ci eravamo abituati al virus, sceso in secondo o terzo piano. Non si parla che di battaglie, ci siamo assuefatti alle sparatorie che, oltre ad essere quotidiane, sono diventate quasi familiari”.

Feltri: “Il ‘bombarolo’ delle nostre taschi, Mario Draghi…”

Ed è qui che il ragionamento si spinge fino alle “bombe”” di casa nostra. “In effetti subiamo pure quelle che ci colpiscono nelle nostre case. Il bombarolo più micidiale è Mario Draghi, il quale si è messo in testa di massacrarci con le tasse; ovvero la riforma sanguinosa del catasto, con cui punta a svuotarci il portafogli”.  Un “missile terra-aria” niente male indirizza dalle parti di Palazzo Chigi. Ancora fa male l’approvazione in commissione della legge-delega sul’aggiornamento degli estimi catastali dalle consguenze sanguinose che vederemo in un futuro non tanto lontano. Per cui Feltri si rivolge direttamente al premier: “Egli ci ha presi di mira e ha intenzione di andare fino in fondo alle nostre tasche, portandoci via il denaro che abbiamo investito per donarci un appartamento di proprietà; la cui acquisizione ha comportato a tutti noi sacrifici mostruosi dovuti a mutui sanguisughe“.

“Anche l’Italia ha il suo zar…”

Lo spettro dell’impoverimento aleggia sulle nostre teste, spiega Feltri. “Non c’è niente da fare. Anche l’Italia adesso ha il suo zar, cioè un premier incazzato che pretende dai cittadini il versamento di imposte pazzesche per contentare l’Europa assetata di balzelli”. Draghi sembra molto determinato a perseguire lo scopo, “ci spreme come limoni per fare bella figura (del cavolo) con Bruxelles”. Le telefonate convulse a Berlusconi e a Salvini prima della votazione in commissione – dove la maggioranza di governo ha vinto per un solo voto dei centristi- lo hanno dimostrato: “Non ne vuole sapere di tenere giù le mani dal catasto, ha in animo di inasprire il valore degli immobili per fare cassa” . Come difendersi da questo assalto? “on c’è verso di fargli mutare idea. Data la situazione, varrebbe la pena di cambiare presidente del Consiglio, non perché sia antipatico, anzi: è simpaticamente odioso nel momento in cui punta a impoverirci.

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