Pandemia, i “Paperoni” sempre più ricchi. Enrico Ruggeri: «Noi ci scanniamo e Bezos guadagna 81 miliardi»

18 Gen 2022 12:54 - di Fortunata Cerri
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In tempo di pandemia i dieci uomini più ricchi del mondo raddoppiano le proprie fortune, mentre nel mondo si stima che 163 milioni di persone in più sono cadute in povertà. È quanto emerge da rapporto pubblicato da Oxfam, La pandemia della disuguaglianza. Nei primi due anni di pandemia i dieci uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni, passati da 700 a 1.500 miliardi di dollari, al ritmo di 15.000 dollari al secondo, 1,3 miliardi di dollari al giorno. Nello stesso periodo si stima che 163 milioni di persone siano cadute in povertà a causa della pandemia.

Pandemia, i dieci super ricchi

«Già in questo momento i dieci super ricchi detengono una ricchezza sei volte superiore al patrimonio del 40% più povero della popolazione mondiale, composto da 3,1 miliardi di persone», afferma la direttrice di Oxfam Gabriela Bucher. Dall’inizio dell’emergenza Covid-19, ogni 26 ore un nuovo miliardario si è unito ad una élite composta da oltre 2.600 super-ricchi le cui fortune sono aumentate di ben 5mila miliardi di dollari, in termini reali, tra marzo 2020 e novembre 2021. Il surplus patrimoniale del solo Jeff Bezos nei primi 21 mesi della pandemia (+81,5 miliardi di dollari) equivale al costo completo stimato della vaccinazione (due dosi e booster) per l’intera popolazione mondiale.

Critico Enrico Ruggeri che su twitter commenta caustico: «Jeff Bezos. Fonda Amazon, compra il Washington Post, controlla Google e altro… Paga cifre irrisorie di tasse, soprattutto da noi. Grazie alla pandemia, mentre noi ci scanniamo guadagna altri 81 miliardi. Per chi fa il tifo secondo voi? (l’unico che ne parla è @MarcoRizzoPC)

«Risorse finite nelle tasche dei miliardari»

Il rapporto Oxfam poi continua. Mentre l’occupazione maschile dà segnali di ripresa, si stimano per il 2021 13 milioni di donne occupate in meno rispetto al 2019. «Le banche centrali hanno pompato miliardi di dollari nei mercati finanziari per salvare l’economia, ma gran parte di queste risorse sono finite nelle tasche dei miliardari che cavalcano il boom del mercato azionario» aggiunge Bucher. «Alcuni settori hanno beneficiato della crisi con conseguenze avverse per troppi, come nel caso del settore farmaceutico, fondamentale nella lotta alla pandemia, ma succube alla logica del profitto e restio alla sospensione temporanea dei brevetti e alla condivisione di know how e tecnologie necessarie per aumentare la produzione di vaccini Covid e salvare vite anche nei contesti più vulnerabili del pianeta».

Pandemia, 5 nuovi miliardari

Mentre i monopoli detenuti da Pfizer, Biontech e Moderna hanno permesso di realizzare utili per 1.000 dollari al secondo e creare cinque nuovi miliardari, meno dell’1% dei loro vaccini ha raggiunto le persone nei Paesi a basso reddito. La percentuale di persone con Covid-19 che muore a causa del virus nei Paesi in via di sviluppo è circa il doppio di quella dei Paesi ricchi, mentre ad oggi nei Paesi a basso reddito è stata vaccinata appena il 4,81% della popolazione.

«La disuguaglianza non è una fatalità ma il risultato di precise scelte politiche», continua Bucher. «Non solo i nostri sistemi economici ci hanno reso meno sicuri di fronte a questa pandemia, ma consentono a chi è estremamente ricco di beneficiare della crisi. Non è mai stato così importante intervenire sulle sempre più marcate ingiustizie e iniquità. Per questo servono coraggio e visione per affrancarsi da paradigmi di sviluppo che hanno mostrato il fallimento negli ultimi decenni».

Peggiorate le condizioni economiche delle famiglie

La pandemia, sottolinea Oxfam, «ha aggravato le condizioni economiche delle famiglie italiane e rischia di ampliare a breve e medio termine i divari economici e sociali preesistenti. Nel primo anno di convivenza con il coronavirus in Italia è cresciuta la concentrazione della ricchezza». La quota, in lieve crescita su base annua, di ricchezza detenuta dal top-1% supera oggi di oltre 50 volte quella detenuta dal 20% più povero dei nostri connazionali. Il 5% più ricco degli italiani deteneva a fine 2020 una ricchezza superiore a quella dell’80% più povero.

I super-ricchi in Italia

Nei 21 mesi intercorsi tra marzo 2020 e novembre 2021 il numero dei miliardari italiani della Lista Forbes è aumentato di 13 unità e il valore aggregato dei patrimoni dei super-ricchi è cresciuto del 56%, toccando quota 185 miliardi di euro alla fine dello scorso novembre. I 40 miliardari italiani più ricchi posseggono oggi l’equivalente della ricchezza netta del 30% degli italiani più poveri (18 milioni di persone adulte).

L’inversione delle fortune, iniziata dalla metà degli anni ‘90, con una marcata divergenza tra le quote di ricchezza del 10% più ricco e della metà più povera della popolazione italiana, non sembra allentarsi nel biennio 2020-2021 con le famiglie più povere incapaci di intercettare la significativa crescita del risparmio registrata durante la pandemia. Alla riduzione delle spese per consumi è corrisposto nel 2020 un significativo aumento dell’incidenza della povertà assoluta. Oltre un milione di individui e 400.000 famiglie sono sprofondati nella povertà.

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