Maglie scatenata contro Draghi «Surreale». E la Merlino rincara la dose sulla “santificazione”
Maria Giovanna Maglie contro Mario Draghi. Continuano le polemiche per il silenzio del premier sull’elezione del nuovo capo dello Stato. Se ne parla in studio durante la puntata de L’Aria che Tira, il talk di approfondimento politico condotto da Myrta Merlino su La7. «Non risponderò ad alcuna domanda che riguardi immediati sviluppi, il Quirinale o altre cose», aveva anticipato Draghi ad inizio conferenza stampa. Ovvero, silenzio stampa sul Colle. Una frase criticata da molti, compresa Myrta Merlino che parlando con la Maglie esordisce: «Tu eri contraria alla santificazione di Draghi, in altri tempi le sue rispostine avrebbero provocato sollevamenti popolari, diciamoci la verità ogni tanto».
Maglie contro Draghi: «Conferenza stampa surreale»
Un assist imperdibile per Maria Giovanna Maglie. «La conferenza stampa ha caratteristiche legate al surreale e tu lo hai detto in modo così garbato. Ad un altro leader politico non sarebbe mai stata consentita, nessuno al mondo dice ai giornalisti e al Paese non rispondo a queste domande, nessuno al mondo…», premette la giornalista.
Secondo la Maglie sarebbe stato meglio “evadere” le risposte. «Il premier della situazione– continua Maglie – glissa elegantemente nella risposte se non vuole darla. Ma che dica in principio a queste domande non rispondo e che dica a un giornalista straniero io non dico niente di ciò che accade in Inghilterra è incredibile».
«Un’intera conferenza stampa contro i no vax»
E poi prosegue: «Abbiamo visto un’intera conferenza stampa con un solo capro espiatorio, i no vax – dice Maria Giovanna Maglie –. Se c’è una regione come la Lombardia dove si è vaccinato il 90% delle persone, possono essere un 10% di no vax a far aumentare i contagi?». E ancora: «La conferenza stampa è segnale di una straordinaria confusione nella cabina di regia nella quale ostinatamente ci si rifiuta di riconoscere che accanto alla campagna vaccinale occorreva fare una politica di terapie domiciliari», conclude Maria Giovanna Maglie.