Virologi, variante Omicron e Natale: tra gufate e rassicurazioni, ecco che ne pensano gli esperti

17 Dic 2021 12:25 - di Prisca Righetti
virologi variante Omicron

I virologi alle prese con la variante Omicron. Tra picchi di contagi e numero “N” di ondate, fosche previsioni e rassicurazioni vaccinali, pur se con diverse sfumature, tornano a fare il punto sulla situazione. Aggiornando al Natale fosche profezie e scenari di sventura. Allora, col tema Covid al centro di dissertazioni e previsioni, da Bassetti a Pregliasco. Passando per Galli e finendo con Crisanti e Burioni, gli esperti di settore formulano le loro previsioni, mentre il bollettino di ieri (16 dicembre ndr) fa segnare oltre 26.000 casi, il massimo da 9 mesi a questa parte. Con l’inverno alle porte e il Natale in arrivo, con tutte le occasioni di incontri (e assembramenti) che offre…

Virologi e variante Omicron: il punto di Bassetti

1) E allora: cosa succederà nelle prossime settimane? L‘Adnkronos Salute ha raccolto i pareri dei virologi su questo. E allora vediamoli, riassunti in un rapido schema, uno per uno. A partire da Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Il quale, facendo il punto della situazione epidemiologica dichiara: «È probabile che il picco» di questa nuova fase della curva Covid in Italia «sia molto vicino. Ma dobbiamo continuare su questa linea senza farsi prendere dalla paura della variante Omicron. Ad oggi – continua infatti il virologo – non serve forzare nulla. Come Paese abbiamo ottenuto grandi risultati in termini di vaccinazioni e quindi non servono correttivi in corsa che aumentano solo il panico delle persone. Dobbiamo essere convinti del lavoro fatto fino ad oggi perché è stato fatto molto bene».

Pregliasco guarda alla scuola e al rientro dopo Natale

2) Più cautelativo l’approccio alla situazione proposto da Fabrizio Pregliasco, virologo docente della Statale di Milano. Che, spostando l’osservatorio sul mondo della scuola, rileva come, a sua detta, il picco dei contagi Covid di questa quarta ondata «si avrà con la riapertura delle scuole, nelle settimane successive al rientro dopo Natale». «Un po’ come per la stagione influenzale per cui ho sempre detto – ricorda l’esperto – che viaggi. Baci e abbracci sono un rischio, anche per il Covid il periodo delle festività diventa il momento buono per diffondere il virus».

Da Galli fosche previsioni sulla recrudescenza del virus: specie per i No vax

3) «Ci sono tutti i segnali per temere un’ondata di infezioni da Sars-CoV-2 dopo le vacanze di Natale». Ondata «che – per il professore già direttore di Malattie infettive all’Ospedale Sacco di Milano interesserà principalmente le persone non vaccinate. Ma – contestualmente – purtroppo anche un certo numero di persone vaccinate che non hanno risposto adeguatamente al vaccino per cui le loro difese, in determinate circostanze, non sono state sufficienti per evitare il contagio». E ancora: «Varie agenzie internazionali, in testa l’Oms, ma anche l’Ecdc – sottolinea il medico – si sono chiaramente espresse sul fatto che si attendono momenti non particolarmente felici dal punto di vista della pandemia».

Virologi e variante Omicron: per Galli «diventerà dominante rapidamente»

Dunque, è l’inciso di Galli, «anche il nostro governo non può che adeguarsi alla necessità di contenere il rischio». Per cui, alla fine del suo ragionamento, il virologo, tirando le somme, avverte: «Mi aspetto che la variante Omicron cresca rapidamente. Se davvero è più diffusiva, ci metterà poco a creare una seria situazione di contagio. E probabilmente diventerà dominante rapidamente. Rimpiazzando le altre varianti. E provocando una ri-accentuazione della pandemia di Covid-19. L’abbiamo già vissuto due volte: con la Alfa e con la Delta» conclude pessimisticamente l’esperto.

Crisanti, «La variante Omicron è già qui ed è pericolosa: infetta i vaccinati»

4) Ancora diverso il punto di Andrea Crisanti, microbiologo, accademico e divulgatore scientifico italiano. Oltre che professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova. Per il quale «la variante Omicron è pericolosa: infetta i vaccinati, che sono protetti dal ricovero». E ancora: «La variante Omicron è già qui». Come ripetuto ancora ieri dallo studio di Piazzapulita su La7. Il rischio, per il professore di stanza in Veneto, è che si verifichi in Italia una situazione simile a quella che si vede attualmente in Gran Bretagna.

Il focus sulla situazione in Gran Bretagna e il richiamo a scuole, bus e mascherine

«Lì presumono di arrivare a 1 milione di casi Omicron al giorno. Una settimana fa lì erano a 50.000 casi al giorno, oggi sono arrivati quasi a 90.000. La variante Omicron infetta le persone che hanno fatto 2 dosi di vaccino e ha un vantaggio nei confronti della variante Delta, che viene fermata dal vaccino. Le terze dosi sono una priorità, lo dico da tempo» ammonisce infatti Crisanti. Per questo, sottolinea l’esperto da Padova, «bisogna diminuire le possibilità di infettarsi: i mezzi pubblici sono un problema, bisognerebbe usare la mascherina Ffp2. Poi bisogna affrontare il problema delle scuole: bisogna vaccinare i bambini, i dati che arrivano da Usa e Israele sono molto confortanti. Non è come il vaccino contro la varicella. Questo siero può dare come effetto il mal di testa o la febbre nel 20% dei casi. Ma il giorno dopo si sta bene», aggiunge il prof.

Virologi e variante Omicron: l’opinione di Burioni

Burioni, infine, nei giorni scorsi ha lanciato messaggi insolitamente ottimistici sui primi dati relativi a Omicron. Dividendo le notizie in brutte e buone,. E ascrivendo alle prime i casi di «sette pazienti vaccinati con terza dose che sono stati infettati». Mentre a quelle “buone” la specifica che: «Di questi sette, solo uno ha avuto la febbre. E solo per tre giorni. Età tra i 25 e i 39 anni. Aspettiamo per trarre conclusioni». Un tweet, quello che il virologo Roberto Burioni, dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha pubblicato sui social, che riporta e commenta uno studio sudafricano in preprint su un cluster di positivi alla variante Omicron. Vaccinati con tre dosi di vaccini a mRna.

«La circolazione di un virus che non fa danno ma che immunizza di nuovo il paziente non necessariamente è negativa»

Giovedì scorso, Burioni aveva scritto un altro tweet, in cui riportava i dati positivi sulla terza dose, postando: «Senza scendere in dettaglio – aveva detto – i dati sull’efficacia della terza dose nei confronti della variante Delta sono entusiasmanti. Se confermati si aprono scenari molto complessi, che dovranno tenere in considerazione il ruolo di eventuali reinfezioni asintomatiche». Aggiungendo a stretto giro che: «Infatti la circolazione di un virus che non fa danno ma che immunizza di nuovo il paziente non necessariamente è negativa». Mentre sull’incognita della variante sudafricana liquida la questione velocemente, asserendo: «Rimane omicron – avverte – al momento un inquietante punto interrogativo. Vedremo»…

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