Primarie del centrodestra, La Russa ricorda a Salvini il copyright: “Noi di FdI le abbiamo nello statuto”

8 Nov 2021 19:47 - di Guido Liberati
La Russa primarie

«Da quando siamo nati abbiamo chiesto le primarie di coalizione. Ce lo abbiamo scritto nello statuto». Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e tra i fondatori di Fdi, accoglie con favore l’idea lanciata ieri da Matteo Salvini di scegliere attraverso primarie di coalizione i prossimi candidati del centrodestra alle amministrative del 2022, ma ricorda al leader della Lega che il partito di Giorgia Meloni ha sempre tifato per consultazioni aperte.

La Russa spiega all’Adnkronos che le “primarie” fanno parte quasi del dna di Fratelli d’Italia: «Le primarie? Le abbiamo nello statuto del partito. Poi ci sono casi di opportunità: a volte servono, altre volte non sono utili. Comunque, sono contento che ora questo tema inizia a fare breccia in tutto il centrodestra».

Salvini, la Lega e le primarie

«Dove ci potrebbero essere difficoltà per scegliere un candidato sindaco condiviso da tutto il centrodestra (per esempio a Como, Lucca o Palermo) Salvini proporrà primarie di coalizione», si legge nel comunicato diffuso ieri dalla Lega. La mossa di Salvini può essere letta come una mossa per non ripetere gli errori compiuti nelle scorse amministrative, quando i veti incrociati hanno prodotto candidati perdenti. Sia perché presentati in tempi troppo vicini al voto, sia perché obiettivamente al ribasso. Ora la soluzione proposta dal Carrocco si chiama primarie di coalizione.

Il segretario leghista le paragonava a X Factor

Tuttavia, come ricorda l’Huffington Post, l’annuncio sembra una sconfessione del metodo sinora utilizzato nel centrodestra e invece da sempre proprio del centrosinistra. Lo stesso leader del Carroccio «nel corso degli anni non ha fatto segreto della poca efficacia secondo lui delle primarie, rimarcandone più volte, compreso il momento in cui c’era da augurare buon lavoro a Nicola Zingaretti, la scarsa affluenza e partecipazione. E nel 2018 le aveva persino paragonate, quelle del centrosinistra, al talent musicale X-Factor, “vorrei ci andasse Mara Maionchi”. Ora il ripensamento, come rammenta La Russa, sulla linea di FdI. Meglio tardi che mai.

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