L’ex pm Ingroia difenderà in tribunale Gina Lollobrigida: la strana coppia è nata “grazie a Netflix” (video)

15 Nov 2021 19:16 - di Giovanni Pasero
Ingroia Lollobrigida

La strana coppia: Antonio Ingroia e Gina Lollobrigida. L’ex magistrato e la diva novantenne. Il primo sarà l’avvocato della “Lollo“, nel processo che la popolarissima attrice ha in corso contro il figlio. 

«Un caso di ingiustizia per il quale mi batterò per rimediare alle troppe ingiustizie in danno di una grande donna ed artista, bandiera dell’Italia nel Mondo, finora consumate», dice l’ex magistrato, oggi avvocato a tempo pieno.

Gina Lollobrigida si sente vittima di un’ingiustizia e accusa il suo unico figlio, oggi 64enne, di volerla privare della libertà e dei suoi beni. Andrea Milko Škofič è l’unico figlio di Gina Lollobrigida, ma è di fatto cresciuto con il padre Milko, un produttore sloveno degli anni ’60. Finora i giudici hanno dato ragione al figlio della Lollo.  Così la storica diva del cinema in bianco e nero in un video si è rivolta direttamente agli italiani con accanto prorio Ingroia.  

Galeotta fu la piattaforma di streaming Netflix, spiega Ingroia al Corriere della Sera. «Nasce tutto da Netflix. Dalla serie su Pino Maniaci». Si tratta del giornalista perseguitato dopo le sue battaglie contro l’ex giudice Silvana Saguto. «La Lollobrigida ha visto come ho difeso Maniaci, poi assolto». Riguardo la sua partecipazione nel docufilm, Ingroia ha giustificato la scelta per motivi professionali: «Gli avvocati hanno bisogno di mostrare anche un necessario aspetto scenico, dall’eloquio alla presenza».

Ingroia Lollobrigida: galeotto fu Netflix

Ma tra cinema e giustizia non sceglie: «Si integrano le mie passioni di sempre». Nella vicenda di Gina Lollobrigida l’ingiustizia sta nel fatto che l’attrice «è certamente vittima di un amministratore cosiddetto “di sostegno”». E quindi ha aggiunto: «Non stiamo parlando di personaggi alla Cappellano Seminara come nel caso Saguto, ma occorre replicare con il piglio del combattente, dell’avvocato combattente, come sono io, come ero anche nella serie tv».

Antonio Ingroia, dopo la carriera di magistrato anti-mafia, ha tentato di entrare in politica con esisti disastrosi. Candidato premier con Rivoluzione civile ha racimolato appena il 2,25 per cento. Alle politiche del 2018, invece, con la Lista del Popolo, ottenendo un desolante 0,02 per cento. Nel frattempo, ha racimolato anche qualche incidente di percorso, come un alterco in aeroporto con le autorità parigine.

Ora Ingroia riparte con una nuova avventura, a cavallo tra le aule giudiziarie e le telecamere. Tutto sommato, come ai vecchi tempi.  


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