Di Maio sempre più patetico: fa l’innamorato di Draghi, di Greta Thumberg e anche di Conte

2 Nov 2021 11:56 - di Alberto Consoli
di maio

La versione del Di Maio innamorato è patetica. “Sono innamorato della mia fidanzata. Ma è impossibile non vedere con quanta autorevolezza il presidente del Consiglio porta avanti i negoziati internazionali”. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un’intervista a La Stampa rispondendo a una domanda se si sia innamorato del premier. Gli sdilinquimenti verso il premier sono imbarazzanti.  “In questo momento storico, in cui i grandi della terra hanno giustamente salutato Merkel con fiori e applausi; e in cui molti Paesi europei sono in campagna elettorale, è inevitabile che l’Italia e Draghi diventino un punto di riferimento”. Già, a questo punto poteva inviare un mazzo di fiori anche lui. Le sue esternazioni da giorni sono sempre sopra le righe.

Di Maio in “modalità innamorato”

In questa intervista il ministro degli Esteri in “modalità cicisbeo” fa un po’ ridere. Chiunque gli nomini è degno di un “innamoramento”. Politico, si intende. Mario Draghi e Giuseppe Conte. “Due premier eccellenti chiamati a guidare il Paese in momenti diversi. Conte è stato straordinario ad affrontare la pandemia partendo da un foglio bianco – dice Di Maio -. Draghi lo è altrettanto nel guidare la ripartenza. Consolidare il 6% di crescita è un risultato clamoroso che gli va riconosciuto”. Fa il “piacione” anche con Greta. E a domanda risponde: Il ‘bla bla bla’ contestato da Greta Thumberg “è un importante stimolo, perché noi stiamo lavorando per loro;  e anche per i figli di Greta, non solo per Greta: stiamo parlando di un arco temporale importante”. Stavolta è dai microfoni Rai Radio1, ospite di Giancarlo Loquenzi a ‘Zapping’, che il ministro degli Esteri parla.  In questo caso “scimmiottando” le parole di Draghi. Il suo libro si intitola Un amore chiamato politica”: ma addirittura fare dichiarazioni d’amore erga omnes è un tantino esagerato, oltreché comico.

“Innamorato” di Draghi, Conte e Greta

Poi Di Maio pensa un po’ anche al suo partito. Tra tante beghe interne sul fututo del M5S Di Maio si preoccupa delle “quote rosa”: “E’ sbagliato sottovalutare le figure di rilievo femminili che nel Movimento sono e saranno sempre più importanti: penso a Raggi, Dadone, Todde, Taverna, Azzolina, Castelli. Ma anche a Chiara Appendino, che è destinata a darci una grande mano”. Su donne e ripresa, rivendica come “la legge sulla parità salariale in Italia sia arrivata anche grazie alla spinta del Movimento 5 Stelle”. “Per altro – aggiunge – è surreale che nel 2021 certi principi vadano stabiliti per legge”.

Poi il solito veleno da dispensare agli avversari. Così entra in casa centrodestra parlando a vanvera e mettendo insieme i luoghi più comuni. Se la canta e se la suona: “Credo che se ne stia accorgendo anche Berlusconi. Salvini e Meloni stanno giocando con lui, auguri”.  “Mi sembra improbabile”, conclude  rispondendo a una domanda:  se ritenga Silvio Berlusconi un Presidente accettabile.

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