Deejay morta, domani l’udienza preliminare: il pm ha chiesto l’archiviazione. L’appello del marito

21 Ott 2021 20:55 - di Redazione
deejay

A distanza di più di un anno della morte misteriosa di Viviana Parisi, la deejay di 41 anni, e del figlio Gioele di 4 anni, trovati nell’agosto del 2020, senza vita, nei boschi di Caronia, domani potrebbe arrivare la parola fine sull’intera vicenda. Si terrà, infatti, l’udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Patti (Messina), che dovrà decidere se accogliere la richiesta di archiviazione avanzata dal Procuratore Angelo Vittorio Cavallo o andare avanti come chiede la famiglia di Viviana.

Deejay morta, al via l’udienza preliminare

Secondo la Procura la donna «si è uccisa lanciandosi dal traliccio» ai piedi del quale è stata trovata senza vita. E, con ogni probabilità, prima di uccidersi avrebbe strangolato il figlio Gioele di 4 anni, poi ritrovato nel bosco il 19 agosto. Dunque, nessun duplice omicidio.

La richiesta di archiviazione della Procura

Ecco perché la Procura di Patti (Messina), che coordina l’inchiesta sulla morte della donna e del figlio a luglio aveva chiesto al gip l’archiviazione. «Nessun estraneo ha avuto un ruolo, neanche marginale, mediato o indiretto», come dice la Procura di Patti. «Tutte le indagini tecniche svolte hanno permesso di accertare come Viviana, senza ombra di alcun dubbio, si sia volontariamente lanciata dal traliccio dell’alta tensione, con chiaro ed innegabile intento suicidario», spiegava Cavallo. La Procura esclude anche “la presenza di lesioni” sia prima della morte che post mortem “causate da animali”. Ed esclude, inoltre, «lesioni o comunque segni riconducibili all’azione violenta di soggetti terzi».

La ricostruzione della vicenda

Dunque, a distanza di un anno dal ritrovamento del cadavere della donna, che aveva problemi psicologici, come accertato anche dal consulente psichiatrico della Procura Massimo Picozzi, c’è un primo punto fermo. Viviana si sarebbe uccisa. Ma Daniele Mondello, il marito di Viviana non è d’accordo.

L’appello del marito

E nei giorni scorsi ha pubblicato sui social una foto choc, la maglietta del figlio di 4 anni piena di buchi. «Ecco cosa è rimasto della maglietta del mio bambino, io non mi fermo finché non trovo la verità», ha scritto Daniele Mondello che ha lanciato un nuovo appello pubblico affinché «qualcuno si faccia avanti per raccontare se abbia visto qualcosa nelle campagne di Caronia», dove sono stati trovati morti la moglie Viviana Parisi e il figlio, il piccolo Gioele. La foto ritrae la maglietta che il bimbo  aveva addosso al momento del ritrovamento del suo corpicino senza vita. Una maglietta ormai quasi interamente distrutta e irriconoscibile se non fosse per quel disegno colorato e ormai a metà sul davanti a rappresentare un sorriso spezzato per sempre.

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