L’ex campione giallorosso Antonio Di Carlo si candida con Michetti: «Roma deve voltare pagina»
L’ex centrocampista della Roma Antonio Di Carlo si candida nella lista civica Michetti. Un nuovo “acquisto” dopo quello del superpoliziotto Antonio Del Greco, nella rosa del candidato a sindaco di centrodestra.
Antonio Di Carlo si candida con Michetti
«La mia candidatura? È stata una cosa molto veloce, quando mi hanno chiamato sono stato molto orgoglioso, naturalmente, da romano amante della mia città come avrei potuto rifiutare? Ma tanta è la paura per quello che si dice della politica, di tutti questi personaggi che arrivano a sedere nei posti che contano e poi non fanno ciò che dovrebbero. Io sono considerato una persona seria e onesta, non vorrei rovinarmi la reputazione. Però Enrico Michetti mi è sembrata una persona seria, anche lui con tanti sogni nel cassetto che cerchiamo di realizzare». Antonio Di Carlo, 59 anni, ex centrocampista della Roma di Sven-Göran Eriksson, commenta così all’Adnkronos la candidatura nella lista civica Michetti.
«Entrambe le squadre dovrebbero avere uno stadio»
Lui, che – precisa – politico non è, punta allo sport e, parlando del tanto discusso stadio della Roma, spiega: «Qualche anno fa, quando l’Italia si trovava in grossa crisi economica, l’idea di realizzare uno stadio come quello che era stato progettato a Tor di Valle avrebbe portato lavoro, che non fa mai male. Non capisco come mai, se tutte le città del mondo hanno impianti sportivi bellissimi, Roma, che è la Capitale, non debba averlo. Roma, certo, ma anche la Lazio». Qui il derby non conta, e da giallorosso pronto ad affiancare il candidato sindaco del centrodestra al Campidoglio, assicura: «Entrambe le squadre dovrebbero avere uno stadio, si potrebbe rimettere a posto il Flaminio. Basta la volontà e tuttavia si trova sempre il pretesto per non farlo».
L’ex giallorosso: «Roma è inguardabile»
«Roma oggi è inguardabile – continua l’ex giallorosso – io sono di Acilia e vedere il degrado ormai ovunque è sconfortante, sulla via del Mare che da Ostia arriva a Roma sono diventati brutti anche gli alberi, così come il lungomare con le piante secche. La mia città è abbandonata. Non do la colpa a nessuno ma si è fatto poco ed è ora di riqualificarla. Sì, anche partendo dallo sport, con impianti abbandonati da rimettere in funzione, con un occhio al sociale, pensando a chi, pur non avendone le possibilità, potrà praticare un’attività senza spese».