Omicidio Colleoni, svolta nella notte: arrestato il figlio. Il delitto dopo una violenta lite sul ristorante

3 Gen 2021 10:52 - di Greta Paolucci
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Svolta nell’omicidio di Franco Colleoni: arrestato il figlio. Gli inquirenti chiudono il cerchio delle indagini già nella notte: il brutale assassinio del segretario provinciale della Lega di Bergamo dal 1999 al 2004 sarebbe scaturito da una lite familiare. E allora, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo hanno arrestato questa mattina il figlio Francesco, 34enne di Dalmine (in provincia di bergamo), per l’assassinio del padre Franco, noto ristoratore 68enne della città. Il feroce delitto – la vittima è stata aggredita e finita con un violento colpo alla testa – l’uomo sarebbe morto sul colpo. Il corpo ormai privo di vita, rinvenuto nel cortile della sua abitazione vicino al suo locale, presentava numerose ferite alla testa. Secondo gli inquirenti al lavoro sul caso, la colluttazione mortale sarebbe seguita a una drammatica lite sulla riapertura del ristorante.

Svolta nell’omicidio Colleoni: arrestato il figlio

Come spiega in un esaustivo resoconto l’Adnkronos, allora, l’attività di polizia giudiziaria svolta ininterrottamente dal momento dell’omicidio dai Carabinieri, ha permesso di accertare che tutto si sarebbe svolto nel giro di minuti terribili, culminati nell’agghiacciante delitto. Tutto accade nella mattinata di ieri, dopo un impetuoso diverbio tra padre e figlio per la riapertura del loro ristorante. Francesco, cuoco del locale, avrebbe avuto una furiosa colluttazione col genitore, nel corso della quale il 34enne avrebbe percosso violentemente il padre facendolo cadere a terra e facendogli sbattere più volte la testa su una pietra del cortile. Il presunto movente, dunque, risiederebbe nei cattivi rapporti familiari e in quelli legati alla gestione del ristorante di famiglia.

Il presunto omicida ammette la lite, ma dice di non ricordare altro

Nel corso della notte l’arrestato ha ammesso ai militari del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Treviglio il corpo a corpo con il padre. Ma ha anche aggiunto di non ricordare nulla dell’evento venendo dichiarato in arresto. Il Pm Fabrizio Gaverini ha successivamente interrogato Francesco, assistito dal legale di fiducia. L’uomo, tradotto presso il carcere di Bergamo, è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.

 

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