Il report sui contagi negli ambienti di lavoro: più colpiti i settori della sanità e assistenza sociale

21 Set 2020 14:26 - di Redazione

I contagi sul lavoro da Covid-19 denunciati all‘Inail alla data del 31 agosto sono 52.209 (con un’incidenza del 19,4% rispetto al totale dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto superiore di sanità alla stessa data), 846 in più rispetto a quelli rilevati dal monitoraggio al 31 luglio. A fare il punto della situazione è l’ottavo report nazionale dell’Istituto.

Contagi sul lavoro, il 71 per cento sono donne

Prendendo in considerazione il totale delle infezioni di origine professionale segnalate all’Inail, il 71,3% dei lavoratori contagiati sono donne e l’età media scende a 47 anni.

I settori più colpiti: sanità, vigilanza e call center

Il 71,2% delle infezioni da coronavirus sul lavoro denunciate e il 23,3% dei casi mortali si concentra nel settore della sanità e assistenza sociale (che comprende ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche, policlinici universitari, residenze per anziani e disabili), che insieme al settore degli organismi pubblici preposti alla sanità (asl) porta all’80,2% la quota dei contagi e al 34,0% quella dei decessi avvenuti in ambito sanitario. Seguono i servizi di vigilanza, pulizia, call center, il settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, alimentari) e le attività dei servizi di alloggio e ristorazione.

Il primato negativo della Lombardia

Tra le regioni si conferma il primato negativo della Lombardia, con oltre un terzo dei casi di contagio da coronavirus sul lavoro denunciati (36,0%) e il 42,6% dei decessi. La provincia più colpita è quella di Milano (11,0%), seguita da Torino (7,9%), Brescia (5,5%) e Bergamo (4,7%), che con 37 decessi, pari al 12,2% del totale, è al primo posto tra le province con più casi mortali, seguita da Milano (8,3%), Brescia (7,9%) e Napoli (6,3%).

Focalizzando l’attenzione sui contagi con esito mortale, la percentuale del Nord-Ovest rispetto al totale è del 56,4%, mentre il Sud, con il 16,2% dei decessi, precede il Nord-Est (13,2%), il Centro (12,2%) e le Isole (2,0%).

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