Prodi cambia idea su Berlusconi, non è più un “nemico”: «Lui in maggioranza? Non è un tabù»

9 Lug 2020 10:10 - di Franco Bianchini
Prodi

«La vecchiaia porta saggezza», afferma Romano Prodi. Ma evidentemente porta anche a dimenticare gli antichi rancori. Ed ecco che, magicamente, Silvio Berlusconi non è più il nemico. Anzi, potrebbe essere lui a risolvere questioni cruciali. Sì, perché il Professore tende la mano al Cavaliere. Una cosa impensabile qualche anno fa. In ballo c’è la sopravvivenza dell’ammucchiata giallorossa. E allora non c’è niente di meglio che rafforzarla con un eventuale ingresso del leader di Forza Italia.

Prodi: «La maggioranza non è solida»

«Il problema è che il governo abbia una maggioranza solida e che quindi possa prendere delle decisioni». Prodi lo dice a La7, quando gli viene chiesto di chiarire una situazione. E cioè se il sì al Mes può essere la premessa dell’ingresso degli azzurri nella maggioranza. «O noi diamo una spinta o il Paese si arrotola su se stesso. Non è certo un tabù, la vecchiaia porta la saggezza…», ripete.

Occorrono decisioni rapide

Già precedentemente aveva ribadito: «Il problema è la lentezza delle decisioni, il rinvio ha preso la parte troppo forte in un momento in cui c’è bisogno della decisione rapida». Una decisione che deve «dare il senso della forza, dell’energia».

Le critiche di Prodi ai Cinquestelle

Non risparmia critica ai Cinquestelle. Sotto accusa la selezione della classe dirigente politica. «Il M5S», afferma Prodi, «ha problemi perché ha parlamentari con 41 voti di preferenza. Magari sono meglio degli altri, ma non hanno l’esperienza che si forma con il mestiere e lo studio»-.

Il nodo della legge elettorale

«Non possiamo andare avanti in questo modo, con una legge elettorale che garantisce instabilità», continua Prodi. «Noi abbiamo assolutamente bisogno di una legge elettorale che favorisca un raggruppamento. Basta con la frammentazione politica che abbiamo», dice ancora il Prof.

La posizione del Cav sul Mes

Berlusconi aveva già puntualizzato il suo pensiero. «Di fronte a un’economia in grave difficoltà ritengo che sarebbe incomprensibile non usufruire delle risorse messe a disposizione del Mes. Hanno come unica condizionalità l’utilizzo per le spese sanitarie».

Berlusconi e la nuova maggioranza

Sull’ipotesi del governassimo era stato chiaro. «Se ci fossero le condizioni per trovare in Parlamento una maggioranza diversa con un programma diverso, varrebbe la pena di provarci. Ma a una condizione: che non sia un tentativo di spaccare il centrodestra che deve rimanere unito».

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