Le Sardine riciclano Nichi Vendola ma scoppia la prima rivolta contro Santori: “Troppi capetti”

26 Lug 2020 19:26 - di Marta Lima

“Sardine? Come può non piacermi un movimento che apre un conflitto esplicito contro la neo-lingua della barbarie sovranista? Il bullismo semantico di Salvini e Meloni è entrato nel circuito mediatico come quotidianità, con quella “banalità del male” che rende normale e quasi ovvia la disumanità, la xenofobia, l’omofobia, il negazionismo…”. Quelle dichiarazioni di  Nichi Vendola (nella foto con Laura Boldrini), perfettamente in linea con il nulla cosmico della sinistra, sono valse all’ex leader della sinistra una bella convocazione dalle Sardine. Insultare Meloni e Salvini fa sempre curriculum, a sinistra…

Vendola imbarcato dalle Sardine pugliesi

Sarà lui il protagonista di una delle serate pugliesi del tour politico che il movimento bolognese terrà in questi giorni per cercare di dare una mano al centrosinistra di Michele Emiliano. Il nemico, anche in Puglia, resta la destra, il centrodestra sovranista. L’obiettivo, spiegano le Sardine, è diventare “le orecchie dei cittadini”.  Le Sardine faranno tappa anche in Puglia (sabato a Lecce, dove ci saranno anche il ministro Giuseppe Provenzano e Nichi Vendola), nelle Marche, in Toscana e in Liguria.

Lo strappo di Sergio Echamanov, il dislessico che litigò con Salvini

“Lascio le Sardine perché, in base alla mia esperienza, posso dire che non sono un movimento democratico. Inoltre negli ultimi tempi prevalgono i fraintendimenti e la confusione”. Con queste parole, ai giornali bolognesi, Sergio Echimov ha invece lasciato le Sardine. Con accuse pesanti ai leader, Matteo Santori in testa.  ha detto l’edizione bolognese del Corriere. “Molte decisioni calate dall’alto avevano già iniziato a farmi storcere il naso ma adesso non ascoltano più nessuno. Tante iniziative recenti delle Sardine non sono state concordate”, sbotta il giovane, che era stato preso di mira da Salvini per un video pubblicato su Fb, ricevendone poi le scuse, recentemente è tornato a fare il lavoro che faceva prima del marasma, ovvero il venditore porta a porta.

 

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