Rampelli: “Il governo annaspa su tutto. Ci spieghi cosa vuole fare sull’Ilva. E sui prossimi sbarchi dalla Libia”
Sul futuro dell’ex Ilva è ancora buio totale. I numeri del piano industriale inviato da Arcelor Mittal confermano che Conte è ostaggio del colosso franco-indiano”. Così Fabio Rampelli in una nota alla vigilia delle proteste dei lavoratori. “Domani è prevista una mobilitazione n tutti gli stabilimenti italiani del gruppo. A fronte dei 3200 esuberi e il mancato assorbimento dei 1800 dipendenti legati alla gestione commissariale. Già fuori dagli impianti, che rischiano di non tornare più a lavoro”. Il vicepresidente della Camera chiede al governo di fare chiarezza.
Rampelli: sull’Ex Ilva il governo è ostaggio
“Sono numeri la dicono lunga sulle intenzioni di Mittal. Organico ridimensionato e produzione sotto i livelli ordinari. Che passerà da 8 a 6 milioni di tonnellate. Si sono alternati governi e susseguiti annunci ma ad oggi ancora nessuna strategia industriale”. Per Rampelli è il momento che Conte faccia chiarezza sul da farsi. “Prima che la crisi dell’acciaio italiano diventi irreversibile. Un disastro economico che investirà il Sud e farà saltare migliaia di posti lavoro. A cui si aggiunge anche la beffa per l’interruzione di quel piano di bonifica ambientale atteso da cittadini di Taranto. Edall’Italia intera per verificare se sia davvero possibile coniugare produzione industriale con salute. Natura, paesaggio, bellezza. Un’altra sfida che l’Italia non può perdere”.
Immigrazione fuori controllo, Lamorgese nell’angolo
Non va meglio con la gestione dell’immigrazione. “Siamo di fronte a un governo che in piena emergenza Covid ha dato il peggio di sé”, incalza l’esponente di Fratelli d’Italia. “Ha agito in deroga ai suoi stessi precetti. Decreto porti chiusi firmato da ministro dell’Interno e disatteso. E ha consentito in piena pandemia gli sbarchi sulle nostre coste“. Preoccupa la notizia che sarebbero in arrivo 20mila immigrati in partenza dalla Libia, visti anche i recenti dati del Viminale. Rampelli fa i conti. “Dal 1 gennaio 2020 al 5 giugno 2020 sono sbarcate 5461. A fronte dei 1878 arrivati nel 2019 nello stesso periodo. Un incremento del 290%. Ma la maggioranza Pd-5S ha pensato bene di regolarizzare centinaia di migliaia di clandestini pochi giorni fa”. Il ministro Lamorgese – conclude – fa sapere che è stata inviata una lettera all’Ue. Per una ridistribuzione dei migranti. L’Europa farà il censimento di chi è entrato nei confini di ogni Stato. E vi risponderà che, in base al Regolamento di Dublino. deve far rientrare in Italia qualche migliaio di irregolari. Pertanto il saldo è zero…”.