Ministro Bonafede, si accomodi, confessi e poi si dimetta

12 Mag 2020 6:00 - di Francesco Storace
Bonafede confessi

Siamo ancora al punto di partenza. Mentre si avvicina il giorno del voto sulla mozione di sfiducia presentata dal Centrodestra. Un atto obbligato, giusto e rappresentativo dell’indignazione di milioni di italiani per la liberazione – sia pure ai domiciliari – di fior fiore di criminali.

Alcune cose sono già chiare e una di esse fa da triste cornice all’inadeguatezza di Bonafede: l’altra sera abbiamo visto in tv con i nostri occhi la vita in casa di mafiosi usciti di galera. E tanto ci basta per dire game over. Tornare a casa, signor ministro.

Poi c’è il resto. È ormai certo che Bonafede propose telefonicamente a Di Matteo la guida delle carceri italiane. La proponeva non a un passante ma a uno dei magistrati che proprio i Cinquestelle avevano esaltato come campione di lotta alla mafia.

Raccontare semplicemente la verità

Altro elemento certo. Un paio di giorni dopo, Di Matteo va al ministero e Bonafede gli dice di averci ripensato. E nessuno – ad onor del vero – può credere che sia stato qualche capomafia a indurre il ministro alla retromarcia. Un veto, come emerge anche da un’intervista dello stesso Di Matteo a “Repubblica”. Di chi?

Qualche importante Palazzo che sul Guardasigilli può avere influenza si sarà mosso e il ministro non può tacere. Perché tacendo alimenta dubbi persino sui livelli istituzionali più alti della Repubblica, dal Presidente al Capo del Governo. O chissà chi.

Ecco perché diciamo Bonafede confessi. Serve un gesto di verità da chi rappresenta (ancora) le istituzioni. Viviamo in un momento drammatico. Cittadini ancora in casa, e pure i mafiosi ma per altri motivi. Se a questo aggiungiamo il dubbio su chi abbia indotto il Guardasigilli a non mantenere l’impegno preso con un magistrato importante, c’è da impazzire. Da temere per il futuro della nostra democrazia.

Perché alla fine della fiera il cambio al vertice del Dap e il ministero della giustizia a soqquadro sono stati determinati da una bella trasmissione televisiva, “Non è l’Arena”. Probabilmente, se non ci fosse stato Massimo Giletti nemmeno ci saremmo accorti di quanto è accaduto nelle carceri italiani. E tutto questo è gravissimo. Non c’è scusante che tenga per giustificare la permanenza di Bonafede al governo della Nazione.

Commenti

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  • Coreno Elia 15 Maggio 2020

    Siamo allo SFASCIO totale, sull’Economia , sulla Giustizia, sull’Immigrazione, sulla MANCANZA di una POLITICA INDUSTRIALE,sulla Manutenzione della rete viaria, dei porti,degli argini dei fiumi, mancanza di nuove infrastrutture che assicura lavoro Vero ,Burocrazia e Paletti ai massimi livelli tanto da scoraggiare quei pochi imprenditori rimasti,Tasse a più non posso, sono venti anni che l’Italia invece di progredire regredisce e i nostri governanti continuano a perseverare negli sbagli, elargendo mance per un ritorno elettorale gravando sempre di più sul debito Pubblico e non si rendono conto nemmeno di tutto quello che hanno distrutto, nessuno si fa l’esame di coscienza ai livelli in cui siamo arrivati e pensa di invertire la rotta, tanto pagano sempre gli Italiani.Per non parlare dei Rappresentanti politici da voltastomaco che ci governano, che pensano di essere dei grandi statisti,invece hanno una statura qualitativa al di sotto dello zero spaccato.

  • dino rainieri 12 Maggio 2020

    condivido parola per parola.E’ un preciso commento.

  • Giuseppe Forconi 12 Maggio 2020

    Non credo che nessuno possa commentare su un fatto cosi’ altamente criminoso, d’altronde questa e’ la gente che dobbiamo sopportare al governo, poi c’e’ la vergognosa classe di italiani che li difendono a spada tratta, tutta brava gente.

  • biagio 12 Maggio 2020

    É tutta una pastetta.

  • Mario Salvatore Manca 12 Maggio 2020

    La Giustizia è diventata un’ipotetica (unilaterale) “giustizia”. Se poi il candidato-ministro era un raccomandato del M5S si salvi chi può.
    Mi domando: una volta non era prescritto che i Magistrati (quindi, ritengo, anche i loro superiori, i Guardasigilli) dovessero essere al di fuori e al di sopra dei partiti (extra et super partes)?
    Infatti, non per nulla il Capo dello Stato, sia Re, sia Presidente di Repubblica, a quanto mi risulta dovrebbe essere Capo Supremo della Magistratura.
    O sbaglio e sono ancora caduto nel mondo degli UFO e dei marziani?

  • Roberto 12 Maggio 2020

    Questi governanti 5 Stelle sono davvero degli incapaci! Da Di Maio a Toninelli, da Bonafede a Lezzi si stanno dimostrando dannosi ed inadeguati.
    E pensare che la Lega c’è stata insieme al Governo.