Scuola, la Azzolina annuncia: «Non ci sarà il 6 politico». Ecco cosa accadrà alle medie e alle superiori

7 Apr 2020 10:00 - di Massimo Baiocchi
Azzolina

Lucia Azzolina riparla. Stavolta con il decreto in mano. Per la scuola continua il periodo di incertezza, non tutti i punti sono chiariti. Ma quantomeno ora gli studenti – finalmente – sanno a cosa andranno in conto nel breve tempo. La ministra, messa alle strette da chi “sospettava” il “tutti promossi e prenda il via la festa”, cerca di aggiustare il tiro: «Non si parli assolutamente di 6 politico. Sono categorie vetuste. La valutazione guarda alla crescita e alla maturazione dello studente. Se ci saranno apprendimenti da recuperare, verranno recuperati a settembre.

Azzolina: «Non aggiorniamo le graduatorie di istituto»

Di sicuro c’è un elemento. «Non riusciamo ad aggiornare le graduatorie di istituto. Questo è dovuto alle procedure: non riusciamo a portare avanti le centinaia di domande cartacee. Chiedo scusa a tutti i precari. Le aggiorneremo il prossimo anno con la procedura digitalizzata». C’è però una “buona notizia” per i precari (anche se scontata e dovuta). Il decreto dà infatti il via libera all’assunzione per recuperare parte dei posti liberati con Quota 100.

La didattica a distanza

«I problemi non sono mancati. Sarà necessario aprire presto una riflessione sullo stato di digitalizzazione del Paese e della scuola stessa. Na il Ministero è stato e resta al fianco delle scuole per risolverli», prosegue la Azzolina. «Gli 85 milioni stanziati per supportare la didattica a distanza, messi subito a disposizione degli istituti che li stanno già utilizzando, ne sono una dimostrazione. Con il decreto tracciamo la strada per accompagnare la scuola fino in fondo a questo anno scolastico e per cominciare a disegnare il prossimo».

L’esame di terza media

Per quanto riguarda l’esame di terza media il decreto prevede che il Ministero possa, con provvedimento specifico, modificare l’impianto dell’esame. Se sarà possibile farlo in presenza, potrà essere semplificato. Altrimenti si procederà con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe. Si prevede la consegna anche di un elaborato da parte degli studenti.

Esami di maturità, le due ipotesi

Per la Scuola secondaria di II grado tutti avranno la possibilità di sostenere le prove, tenuto conto del periodo dell’emergenza. Ma i crediti di accesso relativi alla classe V e il voto finale saranno comunque basati sull’impegno di tutto l’anno. Il decreto indica- dice la Azzolina – una doppia possibilità. Se i ragazzi potranno rientrare a scuola entro il 18 maggio, ci sarà un esame con commissione interna. La prima prova, Italiano, sarà preparata dal Ministero. La seconda, quella diversa per ciascun indirizzo, sarà predisposta dalle commissioni. Poi ci sarà l’orale. Se non si rientra a scuola, è previsto il solo colloquio orale. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio di 60/100 per ottenere il diploma.

La Azzolina sull’ammissione all’anno successivo

Il decreto prevede che tutti possano essere ammessi all’anno successivo, ma tutti saranno valutati, nel corso degli scrutini finali, secondo l’impegno reale. Congelato, per quest’anno, il meccanismo dei debiti alla secondaria di II grado. All’inizio di settembre, infatti, invece degli abituali corsi di recupero delle insufficienze, sarà possibile, per tutti i cicli di istruzione, dalla primaria fino alla classe quarta del secondo grado, recuperare e integrare gli apprendimenti.  Ciò che non è stato appreso, o appreso in parte quest’anno, potrà essere recuperato/approfondito all’inizio del prossimo. Ci sarà particolare attenzione ai ragazzi con disabilità e a quelli con bisogni educativi speciali.

Commenti

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  • pietro meucci 7 Aprile 2020

    Non ci sarà il 6 politico. Sarà sufficiente copiare i compiti come ha fatto lei.