Lazio, sulle mascherine fantasma la Procura apre un’inchiesta: vogliono vederci chiaro sulla Eco-Tech
Finalmente si scopre che nella gestione dell’emergenza sanitaria qualcosa non ha funzionato anche nel Lazio. La Procura di Roma ha infatti aperto un fascicolo per “Inadempimento di contratti di pubbliche forniture”. Si indaga sulla fornitura di mascherine da oltre 35 milioni commissionata dalla Regione Lazio alla Eco.TecH.
Fare luce sulla Eco.Tech
Gli uomini della Guardia di Finanza, su delega dei pm di piazzale Clodio, hanno acquisito nelle scorse ore in Regione la documentazione relativa alla commessa. Commessa per cui sono c’è già stato un anticipo di oltre 11 milioni di euro. Gli accertamenti in corso dovranno fare luce sulla società con sede a Frascati a cui la Regione, che a quanto si apprende è parte offesa nel procedimento, si era rivolta per i dispositivi. La commessa di 9,5 milioni di mascherine Ffp2, Ffp3 e chirurgiche e’ al vaglio anche dei magistrati contabili. Nei giorni scorsi, infatti, il procuratore regionale della Corte dei Conti ha aperto un fascicolo per i profili di propria competenza.
Rampelli: vicenda inquietante
”La vicenda delle ‘mascherine fantasma’ assume una dimensione inquietante. Dove la Regione Lazio invece di chiedere scusa per essere stata truffata ha cercato di coprire lo scandalo facendo insospettire osservatori e cittadini”. Lo afferma il deputato di Fdi, Fabio Rampelli, vice presidente della Camera. “E’ gravissimo il fatto che una volta retrocessa la disponibilità della prima società, spaventata dalle polemiche, a garantire le polizze fideiussorie, la Regione si sarebbe precipitata a trovare un’ulteriore copertura assicurativa attraverso un’altra società che risulterebbe di proprietà di un personaggio – come riportato dalla stampa – imputato in un processo di camorra. Ci sono gli elementi sufficienti per chiedere le dimissioni del presidente della regione Lazio Zingaretti”. “E sarebbe un’ulteriore aggravante – avverte Rampelli – se andassero alla ricerca di capri espiatori, perché se il governatore può non aver saputo all’inizio della vicenda, una volta scoppiato il bubbone è possibile immaginare che sia intervenuto – direttamente o indirettamente – sulla fase successiva che è anche peggio della precedente”.