Mascherine, il modello Casale Monferrato: così il Comune le fa avere a chi ne hanno bisogno
Hanno iniziato da “chi è in prima linea” contro il coronavirus: sanitari, forze dell’ordine, case di cura, operatori dei servizi essenziali. Da domani passeranno ai cittadini più esposti: cittadini con più di 65 anni, persone con gravi patologie, commercianti che per legge possono stare aperti. Il Comune di Casale Monferrato, poco meno di 34mila abitanti in provincia di Alessandria, in questi giorni ha realizzato un piccolo, grande miracolo. È riuscito a procurare le mascherine per chi ne ha bisogno. E non solo per i propri cittadini: anche i Comuni limitrofi hanno avuto il rifornimento.
La vittoria di una comunità
Il Comune ha compiuto l’operazione in tempi record, chiamando a raccolta tutta la comunità locale: i cittadini che hanno fatto le donazioni in denaro, i volontari della Protezione civile che hanno presieduto alla distribuzione, la stessa amministrazione – ovviamente – che ha promosso e coordinato il tutto e perfino i destinatari dei preziosissimi presidi, che hanno fatto la loro parte con rispetto e disciplina.
Buongiorno. Anziché “lo Stato ci ha abbandonato” avrei trovato consono alla situazione leggere qualcosa tipo “nel momento di emergenza nazionale, con tutte le organizzazioni impegnate per le zone altamente critiche, ci siamo attivati per contribuire con spirito di comunità e solidarietà “. D’altra parte in questa operazione è intervenuta anche la protezione Civile, dunque lo Stato. Comunque bravi, anzi, bravissimi!