Fratelli d’Italia ai conservatori europei: “Alleanza delle Patrie per l’identità delle Nazioni”

4 Feb 2020 6:00 - di Redazione

Quella frase “non c’è Europa senza cristianesimo”

Questa visione del mondo viene incarnata ogni giorno da milioni di uomini e donne comuni, e a volte anche da alcuni grandi uomini della storia. Due di questi sono proprio Giovanni Paolo II e Ronald Reagan a cui è dedicato l’incontro di oggi.
Giovanni Paolo II, il “Papa patriota”; sapeva perfettamente che le nazioni, l’appartenenza ad un popolo, ad una memoria storica condivisa, erano il fondamento della libertà di ogni uomo. “Nel concetto stesso di patria è contenuto un profondo legame tra aspetto spirituale e materiale”, scrisse nel suo libro Memoria e Identità. Al pari della famiglia la riteneva una “società naturale” perché legata indissolubilmente alla natura umana.

Non smise mai di dire che “non c’è Europa senza cristianesimo”, insegnamento quanto mai di attualità oggi che l’identità cristiana dell’Europa è sotto attacco da un distorto laicismo che si scaglia perfino contro i simboli della tradizione cristiana ma che spalanca al contempo le porte all’islam più intransigente che auspica apertamente di applicare la Sharia anche a casa nostra e che è alla base del terrorismo islamico che ha insanguinato l’Europa e gli Stati Uniti.

Le due “colpe” di un Pontefice cristiano e patriota

Giovanni Paolo II. Cristiano e patriota, due colpe imperdonabili sotto l’oppressione comunista, ma due scandali anche nella Unione Europea di oggi che sembra voler conseguire con altri mezzi lo stesso disegno sovietico dell’annullamento delle identità nazionali e religiose.
Il patriottismo di Giovanni Paolo II gli permise di leggere anche i fenomeni storici che oggi attraversano il nostro tempo alla luce di un realismo cristiano libero da ogni retorica, come nel caso dell’immigrazione. E’ suo il concetto che il Diritto a immigrare doveva essere preceduto innanzitutto da un Diritto a non emigrare “a vivere cioè in pace e dignità nella propria Patria”.

 

Quel Papa oggi sarebbe considerato un eversore

Cristiano, patriota, e pure critico nei confronti dell’immigrazione di massa. A pensarci bene Giovanni Paolo II oggi sarebbe nella lista nera della UE come un pericoloso eversivo.
Non sarebbe andata meglio a Ronald Reagan, però, che ha rappresentato più di ogni altro Presidente degli Stati Uniti, l’America del “We the People”; di quel preambolo della Costituzione che fonda la democrazia nazionale dentro il principio della sovranità popolare, altro grande nemico delle élite mondialiste.

Sono rimasta molto colpita dalla metafora che Reagan usava per descrivere il movimento conservatore: quella di uno “sgabello a tre gambe”. Senza ciascuna delle gambe lo sgabello cade, e le tre gambe sono “Defense, Fiscal, Social”: l’anima patriottica (oggi si direbbe sovranista) centrata sulla difesa degli interessi nazionali e della sovranità popolare; la libertà economica e il corretto rapporto tra Stato e contribuente; l’anima sociale a protezione dei valori religiosi e morali, fine più nobile di ogni azione politica. Valori e principi che si ritrovano nel trio Dio, libertà, Nazione dell’incontro di oggi, o nell’italico Dio, Patria, Famiglia a cui sono molto legata.
Una sorprendente comunione di vedute su molti temi tra realtà politiche che spesso provengono da storie diverse. Penso in particolare alla questione economica.

Commenti

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  • Fausto Maria de Filippis 4 Febbraio 2020

    Mi aspettavo che partecipasse anche il Sen. Salvini…. comunque va bene così.