Povera Cirinnà, sfottuta a sinistra perchè i decreti sicurezza non li vuole più toccare nessuno

30 Dic 2019 12:01 - di Francesco Storace

Povera Monica Cirinnà. Il suo partito, il Pd, non riesce proprio a convincere gli alleati grillini ad abolire i decreti sicurezza del Conte 1 e lei si becca la propaganda di Possibile, il partitino di Civati. Su Instagram, la senatrice del Pd è immortalata con una sua fotografia nella quale è scritto in grande evidenza: “I decreti sicurezza? Un atto di barbarie giuridica che colpisce le fondamenta umanitarie presenti nella Costituzione e in tutto il nostro ordinamento”. Così, la Cirinnà si esprimeva il 24 settembre del 2018, ricorda Possibile.it.

Cirinnà con la mordacchia

E’ una vera e propria campagna contro i “decreti da abolire”, accompagnata anche da una petizione popolare. Tra i personaggi presi di mira da Civati e compagnia, con relative fotografie e dichiarazioni, il grillino Matteo Mantero, Emanuele Fiano, Maurizio Martina, e immancabilmente Matteo Renzi.

Nemmeno tanto sottile il messaggio. Se osteggiavate i decreti dall’opposizione, perché non li buttate giù ora che siete tutti assieme al governo? Non possono farlo, evidentemente, nonostante le pressioni sinistre che ricevono, proprio perché non si possono assumere – quelli che ancora ragionano – la responsabilità di una vera e propria invasione migratoria. E così, Cirinnà e soci sono costretti a tenersi la mordacchia e a non fiatare. 

Sennò si arrabbia Bonaccini

Già, perché ci sono di mezzo anche le elezioni regionali. E vuoi mettere come si arrabbia Bonaccini, il disperato governatore uscente dell’Emilia Romagna, che di questi temi non ne vuole proprio sentire parlare? E che segnali mandi in Calabria se ti metti a cancellare le norme sulla sicurezza?

Insomma, tutti zitti, sennò ballano le poltrone. E il fatto che siano proprio gli italiani a volere semmai più sicurezza e non meno, per l’estrema sinistra di governo conta quanto il tempo di una campagna elettorale. Se perderanno in Emilia diranno che non sono stati abbastanza di sinistra. Se vinceranno, diranno che adesso bisogna fare la sinistra. Non si accontenteranno mai.

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