Libia: il generale Haftar lancia l’offensiva per prendere Tripoli. Giorni contati per il fantoccio della Ue Serraj

16 Dic 2019 13:18 - di Redazione
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Libia, è partita l’offensiva del generale Haftar alla conquista di Tripoli. I consigli municipale e militare di Misurata (amici del premier-fantoccio Al Serraj) hanno proclamato uno stato di mobilitazione generale. Per fronteggiare e mettere fine all’offensiva lanciata dall’Esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar per prendere il controllo di Tripoli. ”Chiediamo al Consiglio presidenziale di usare ogni mezzo possibile e di mobilitare tutti i settori dello Stato per questo scopo”, si legge in una nota congiunta dei consigli di Misurata. La nota parla di ”brutale aggressione contro Tripoli”. Il comunicato spiega che ”Misurata è pronta a combattere questa battaglia per tirar fuori questo Paese dalla tirannia”. Dalla parte dei consigli municipale e militare si sono schierati i consigli dei saggi e le organizzazioni della società civile, oltre a imprenditori e rappresentanti dei media.

Libia, mistero sul ferimento del ministro di Serraj

Intanto fonti di Tripoli hanno smentito la notizia del ferimento del ministro degli Interni di Tripoli, Fathi Bashagha. A dare la notizia del suo ferimento erano state fonti dell’Esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar. Secondo le quali il convoglio di Bashagha era stato attaccato nella notte da milizie armate non identificate a Misurata, 180 chilometri a est di Tripoli. Secondo le fonti, Bashagha è stato vittima di un tentato assassinio da parte di milizie armate non identificate. Considerato vicino ai Fratelli Musulmani e uomo forte del governo di Tripoli, Bashagha è stato attaccato dopo che aveva lasciato una riunione a Misurata.

L’Egitto: Serraj ostaggio delle sue milizie armate

L’Egitto interviene nella questione libica. Il governo di accordo nazionale del premier libico Fayez al-Serraj è tenuto ”in ostaggio” da parte delle milizie armate. Ne è convinto il presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sisi. A Sharm el-Sheikh ha detto che ”il governo a Tripoli è tenuto in ostaggio da milizie armate e terroriste”. L’intervento di al-Sisi arriva a tre giorni da quando l’Esercito del generale Haftar ha annunciato la battaglia ”decisiva” per prendere il controllo di Tripoli. La sicurezza egiziana, ha proseguito al-Sisi, ”è direttamente colpita” dalla situazione in Libia. ”Avremmo potuto intervenire in Libia, ma non lo abbiamo fatto per rispetto di fratellanza”, ha aggiunto. L’Egitto, insieme agli Emirati Arabi Uniti e all’Arabia Saudita, sostiene Haftar, mentre Turchia e Qatar sono schierate dalla parte del governo-fantoccio di al-Serraj.

Erdogan pronto a intervenire in Libia

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito che Ankara è pronta a fornire aiuti militari al governo del premier Serraj se ne farà richiesta. ”Proteggeremo i diritti della Libia e della Turchia nel Mediterraneo orientale. Siamo più che pronti a dare il supporto necessario alla Libia”, ha detto Erdogan all’emittente dopo un incontro con al-Serraj. Il presidente turco ha quindi criticato il generale Khalifa Haftar. Affermando che ”non è un leader legittimato ed è il rappresentante di una struttura illegale”. Già il 10 dicembre Erdogan aveva detto che la Turchia era pronta a ”inviare un numero sufficiente” di militari ”se la Libia dovesse chiedere assistenza militare. La Turchia prenderà una decisione in merito in modo indipendente, non chiederemo il permesso a nessuno”.

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