Roma, facciamo ciao ciao alla Raggi. Salvini al Campidoglio tra selfie e accuse alla sindaca (video)
Roma, facciamo ciao ciao a chi amministra male la città. In una diretta sulla sua pagina Facebook Matteo Salvini si fa riprendere con alle spalle la piazza del Campidoglio e con le rovine dei Fori. “Siamo qua a due passi dal Campidoglio – dice – pensate che 34 sindaci della provincia hanno respinto l’immondizia di Roma. Ecco dimostrata l’incapacità di Raggi e Zingaretti”.
Salvini coglie anche l’occasione per chiamare i suoi sostenitori alla manifestazione indetta dalla Lega domani a Roma, al Teatro Italia in via Bari. Si parlerà di sicurezza e pulizia, due aspetti che vedono Roma scivolare sempre più in basso. In particolare la questione rifiuti è sempre al centro delle preoccupazioni dei romani. Ecco quanto scrivono alla Raggi i 34 sindaci (di tutti gli schieramenti) citati da Salvini: “La provincia di Roma e il Lazio non sono la pattumiera di Roma. Da Virginia Raggi abbiamo letto parole incredibili stamattina sul tema dei rifiuti”.
“Stando a quanto detto dalla sindaca – continuano – gli impianti della provincia di Roma e del resto del Lazio dovrebbero ricevere i rifiuti di Roma perché il primo cittadino della Capitale rifiuta di indicare un sito da adibire a discarica di servizio per la sua città. Tutto ciò è inaccettabile ed episodi come quello accaduto a Civitavecchia non sono tollerabili. Chiediamo alla Regione Lazio di farsi carico del problema e di fare quanto è in suo potere per evitare questo scempio a danno dei cittadini di Roma e del Lazio”.
A Civitavecchia, va ricordato, il sindaco Tedesco si è opposto all’arrivo dei camion con la spazzatura proveniente da Roma. Raggi e Zingaretti continuano il rimpallo delle responsabilità. La sindaca, visto che la discarica di Colleferro è chiusa (provvisoriamente a causa di un incidente, ma definitivamente dal primo gennaio), ha firmato un’ordinanza. Allo scopo di obbligare Civitavecchia a prendere i rifiuti di Roma. Regione e Ministero hanno spiegato che quella non può essere una soluzione. Di qui la levata di scusi di Civitavecchia e degli altri sindaci della provincia di Roma.