La compagna deputata col portaborse mafioso non si dimette. Se fosse stata di destra l’avrebbero scannata

5 Nov 2019 6:00 - di Francesco Storace
caso Occhionero

Onorevole, può essere un po’ più chiara? Sennò Di Maio chiede a Renzi o ai suoi ex compagni di Italia Viva, le stesse cose che chiedeva a Salvini per Siri e Arata. Come ha conosciuto Nicosia prima di assumerlo come suo assistente parlamentare? Il curriculum le è arrivato dal cielo? E quando si è resa conto – e come – che “curriculum e racconti (proprio così, “racconti“!) non corrispondevano alla realtà?

I messaggi del boss mafioso

Può darsi che sia stata già ascoltata, l’onorevole. E magari qualcuno le avrà chiesto – speriamo che sia avvenuto – non solo quel che pensiamo noi, inesperti, ma anche qualcosina in più. Se Nicosia approfittava di lei per ricevere messaggi dal boss mafioso che incontrava per portarli all’esterno, lo lasciava fare? Lui si allontanava da lei e nessuno lo seguiva nel carcere?

Poi, un dettaglio inquietante. Si riferisce che Nicosia fosse intercettato e che gli inquirenti, ad un certo punto, abbiano intuito che conversava (ovviamente) con la deputata. Intercettazioni sospese. Ma si può sapere di che cosa parlassero? Pare qualcosa di strano in quelle chiacchierate, in quelle risatine, ma come mai non è stato chiesto alla Camera se quanto raccolto potesse ricevere l’autorizzazione ad essere utilizzato? Non vorremmo pensare mai che alla sospensione dell’ascolto sia seguito l’avviso zelante all’onorevole con conseguente licenziamento del Nicosia. Per cose del genere, per dire, Cuffaro si è fatto anni e anni di galera.

Davvero solo quattro mesi di collaborazione?

Suscita curiosità anche il particolare dei “4 mesi” di collaborazione tra Nicosia e la Occhionero. Il 21 e 22 dicembre dello scorso anno la deputata – che è molisana – si recò in tre carceri siciliani, Sciacca (per sollecitarne la chiusura), Agrigento e Trapani, non proprio vicino casa sua. C’era un motivo particolare o il tutto fu frutto dell’iniziativa di Nicosia – originario proprio di Sciacca – che evidentemente aveva molto ascendente sulla parlamentare?

A settembre di quest’anno – e non quattro mesi dopo – la stampa trapanese ha dato nato notizia del ripristino del campo di calcio nel carcere locale, che era stato sollecitato proprio dalla Occhionero e dal collaboratore accusato di essere mafioso. Entrambi hanno rilasciato dichiarazioni di felicità. Curiosa coincidenza, se davvero si era interrotto il rapporto di lavoro. E sicuramente non si saranno incontrati alla Leopolda, dove sono stati entrambi a ottobre.

Si può sapere la verità? Stiamo parlando di mafia.

Commenti

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  • eddie.adofol 6 Novembre 2019

    A dimostrazione, anzi già si sapeva!!! da dove proviene la Mafia sempre loro perché sono abituati a rubare, vi ricordate cosa dicevano quelli del pd. che dovevano cambiare sede, quella di roma, perché non potevano + pagare l’affitto, allora i 5stalle si sono messI insieme x salvare la sede del pd, che ora si possono permettere di mantenersela con i soldi che rubano continuamente e giornalmente al popolo ITALIANO. PRIMA GLI ITALIANI VERACI poi quelli che rubano agli ITALIANI ONESTI.e

  • MAURIZIO ROSATI 5 Novembre 2019

    La sinistra ha molti diritti, che la destra non ha. Giuseppe Gioachino Belli li avrebbe espressi così:
    (la sinistra) pò piscià a letto e di’ d’ave’ sudato.

  • Sergio Daniele Pegorini 5 Novembre 2019

    EXCUSATIO NON PETITA ACCUSATIO MANIFESTA! La solita sinistr…..a che non solo fa la para…vento ma lo fa col “vento” degli altri.
    NON POTEVA NON SAPERE!