Il meningococco B fa paura: 3 genitori su 4 temono l’infezione. Ma si è ancora poco informati
Il meningococco B fa paura. Stando alle stime, tre genitori italiani su 4 temono l’infezione batterica. E 1 su 2 si dice preoccupato del rischio di meningite B. Ma sanno ancora poco sulle possibilità di prevenzione. Sono i dati di una recentissima indagine Cawi (Publicis Spine, ottobre 2019) su un campione di 1.007 genitori con figli fino a 15 anni d’età. Con diversi livelli di scolarità, rappresentativo della popolazione italiana. Un evento dedicato all’informazione sulla meningite B, al centro della prima campagna informativa, “MissingB”. Sostenuta da Gsk a livello internazionale, al cui lancio in Italia è stato dedicato oggi un incontro a Roma.
Il meningococco B fa paura
Secondo i dati dell’indagine, ad accendere i riflettori sul problema dell’infezione da meningococco B è soprattutto la televisione (78% del totale), seguita da medici (68%), amici e conoscenti (53%). Quando però i genitori si muovono per ottenere informazioni specifiche, il referente primo è il pediatra (in 3 casi su 4 e con percentuali superiori all’80% quando si tratta di bimbi da 0 a 6 anni). Seguito dal medico di medicina generale (59%) e dall’online (43%). L’analisi della campagna informativa MissingB – basata su uno spot televisivo che ha per protagonisti i bambini, informazioni sui quotidiani e messaggi sui social network – fatta dai genitori coinvolti nella valutazione, rivela che nell’85% dei casi l’iniziativa appare adatta a raccontare il problema.
La necessità di una “scossa” informativa
Che ci sia bisogno di una “scossa” informativa, proprio attraverso le immagini di bimbi, è inoltre emerso da una ricerca condotta all’inizio del 2019 su 3.600 genitori di bambini tra i 2 e i 10 mesi in diversi Paesi, Italia compresa. Con dati rilevati anche su genitori di adolescenti nel Regno Unito e negli Usa. L’indagine ha dimostrato che 1 persona su 2 non conosce lo stato vaccinale rispetto al meningococco del figlio. Che il 60% delle persone non è informato sul fatto che esistono differenti sierotipi dei batteri. Come se non bastasse, 2 su 3 non sanno che i bambini vaccinati nei confronti di specifici tipi di meningococco potrebbero non risultare protetti dalla meningite. E 3 su 4 non sono a conoscenza del fatto che il meningococco B è il più comune tipo di batterio circolante.