Ex Ilva, alla Fondazione An si presenta il romanzo di Mellone “Fino alla fine”

19 Nov 2019 14:29 - di Viola Longo
ilva

Di una visione non solo delle acciaierie che furono Italsider e alle quali è legato – anche – da una dolorosa vicenda personale. Di una visione che riguarda l’idea di Paese e di futuro. Persa in quei “drammi” che l’autore ha indicato nel presentismo, nell’ambientalqualunquismo, nel giustizialismo. Nei racconti di “quelli col tesserino dell’ordine dei giornalisti che di tanto in tanto arrivano a fare shopping dell’apocalisse”. Perché “qualche storia terribile da raccontare – ha sottolineato di recente Melloni – si trova sempre e chi se ne frega del fact-cheking”.

Parlare di Ilva con coraggio

È dunque anche per questo, per l’importanza di una narrazione corretta, finanche se romanzata, che l’appuntamento promosso da Lettera22 assume, tra le tante presentazioni di queste settimane, una particolare rilevanza. Perché, come viene spiegato efficacemente nella stessa presentazione dell’editore Mondadori, il libro racconta anche “la degradazione della politica al tempo dei social, la sua banalizzazione e l’impossibilità di affrontare temi complessi da parte della classe dirigente”. Affronta, insomma, anche il tema del danno enorme che viene dall’incapacità di offrire una lettura comprensibile dei fatti. Ma senza appiattirsi sulle parole d’ordine del politicamente o del sondaggisticamente corretto. Parlare di Ilva oggi è centrale. Parlarne con un tavolo di giornalisti non allineati e non omologati è vitale.

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