L’ultima di Fioramonti: “Assenze giustificate a scuola a chi manifesta per Greta”

23 Set 2019 19:10 - di Giorgia Castelli
Fioramonti

Un’altra trovata del governo M5S-Pd che vuole mostrarsi sensibile all’ambiente. Il ministro dell’Istruzione, il grillino Lorenzo Fioramonti dopo la proposta di tassare le merendine ora se ne esce così: chi non andrà a scuola perché impegnato a manifestare per il clima sarà un “assente giustificato”. Ergo, non servirà la giustificazione dei genitori per saltare le lezioni. A comunicarlo è stato lo stesso ministro grillino sulla sua pagina Facebook. «In accordo con quanto richiesto da molte parti sociali e realtà associative impegnate nelle tematiche ambientali – scrive – ho dato mandato di redigere una circolare che invitasse le scuole, pur nella loro autonomia, a considerare giustificate le assenze degli studenti occorse per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico». Il ministro in omaggio a Greta ha appeso sulla facciata del Miur anche uno striscione ambientalista.  «In questa settimana dal 20 al 27 settembre – scrive ancora su Facebook Fioramonti –  infatti, ragazzi e ragazze di ogni Paese stanno scendendo in piazza per rivendicare un’attenzione imprescindibile al loro futuro, che è minacciato dalla devastazione ambientale e da una concezione economica dello sviluppo ormai insostenibile. L’importanza di questa mobilitazione è quindi fondamentale per numerosi aspetti, a partire dalla necessità improrogabile di un cambiamento rapido dei modelli socio-economici imperanti. È in gioco il bene più essenziale, cioè imparare a prenderci cura del nostro mondo».

Il web insorge

Il ministro è stato sommerso da una valanga di commenti e di critiche. Scrive Marco: «Scusi io sono un lavoratore, mi piacerebbe scioperare per il clima, ci parla lei col mio titolare? sono liberissimo di farlo se voglio, certo, ma a me costa 100 euro decurtati dalla busta paga». E Alessandro aggiunge: «Quindi mi state dicendo che lei si assume la responsabilità di minorenni in circolazione senza controllo, senza prove che siano effettivamente in manifestazione dopo che io ve li ho affidati per non farli uscire fino all’orario concordato. Perché se il ministero se ne assume la responsabilità senza sentire i genitori mi pare una cosa grave… Voglio sapere quale tutela legale sarà data ai presidi… se voglio che mio figlio vada alla manifestazione lo giustifico io, non ci vuole la circolare “etica” del ministero». E Marcello rincara la dose: «Ottima idea, così metà degli studenti andrà a manifestare, metà starà a casa a guardare Netflix e tutti saranno premiati per il loro grande impegno civico!
Il modo migliore per rendere inutile una manifestazione è togliere ogni possibile conseguenza negativa trasformandola, di fatto, in una giornata di vacanza».

Commenti

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  • Carpino Vince 24 Settembre 2019

    Povero pagliacci. Una bella scusa per far assentare studenti dalle classi alcuni cercano la scusa per assentarsi.

  • Cecconi 23 Settembre 2019

    Signora Castelli,

    ritengo sia doveroso per la testata una magnifica intervista al Professor Carlo Rubbia tra i più grandi conoscitori al mondo dell’argomento che stiamo trattando.