Muore per una malattia polmonare: “Effetti della sigaretta elettronica”

24 Ago 2019 16:52 - di Redazione

Una persona è morta in Illinois dopo aver contratto una grave malattia polmonare, che potrebbe essere legata all’uso della sigaretta elettronica. Lo riferisce Sky News, secondo cui le autorità sanitarie ritengono che si tratti della prima vittima dello svapo negli Stati Uniti. Secondo il Dipartimento della Sanità pubblica dell’Illinois, la persona deceduta aveva un’età compresa tra i 17 e i 38 anni ma altro non si sa: non si conosce né il nome né la città d’origine o la data del decesso.

Il fumo della sigaretta elettronica è stato commercializzato come alternativa non nociva alle sigarette di tabacco. Ma alcuni studi destano allarme: una singola sigaretta elettronica può essere dannosa per i vasi sanguigni del corpo – anche quando il vapore è completamente privo di nicotina.  La ricerca condotta da ricercatori della Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania, presenta un quadro preoccupante.
«Mentre il liquido per sigarette elettroniche può essere relativamente innocuo, il processo di vaporizzazione può trasformare le molecole – principalmente glicole propilenico e glicerolo – in sostanze tossiche», si legge nella ricerca pubblicata sulla rivista Radiology. «Oltre agli effetti dannosi della nicotina, abbiamo dimostrato che lo svapo ha un effetto improvviso e immediato sulla funzione vascolare del corpo e potrebbe potenzialmente portare a conseguenze dannose a lungo termine».

Sigaretta elettronica: quando uccide la batteria

Finora il dato più preoccupante, per i consumatori, era il rischio che la sigaretta elettronica esplodesse. Solo negli Usa sono stati dichiarati oltre 200 casi con lesioni gravi e permanenti nel 20% dei casi. Come spesso accade di fronte a questo genere di eventi, la diffusione tramite la stampa di tutto il mondo sta facendo emergere moltissime altre situazioni analoghe e denunce verso le aziende che commerciano sigarette elettroniche. Il problema però sembra riguardi le batterie dello strumento, spesso sostituite con altre meno costose ma illegali, vendute tramite canali web o commercio non ufficiale. Non è stato però possibile constatare se sia questo il caso di molte delle esplosioni ufficialmente registrate.

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