Anastasio “re” di X Factor: lo studente di Portici convince tutti con “La fine del mondo” (video)
E’ Anastasio il vincitore di X Factor 2018. Il trionfatore, considerato il favorito dell’edizione, è il rapper di Meta di Sorrento che nell’ultima manche della finale al Forum di Assago ha sfidato la conterranea Naomi, napoletana, 26 anni. Ventuno anni, nella squadra “Under Uomini” di Mara Maionchi, Anastasio è stato il più acclamato dagli spalti ed è stato premiato anche dagli spettatori da casa. Il suo inedito, “La fine del mondo” è stato definito “la canzone dell’edizione” dai giudici Lodo Guenzi e Manuel Agnelli.
«Vai e disturba, che anche se non vinci non è la fine del mondo», lo ha lanciato prima dell’ultima esibizione Mara Maionchi, più volte commossa dalle performance dello studente di Portici. E invece Anastasio ha vinto, scaldando il pubblico con i suoi best of: “Se piovesse il tuo nome”, “Generale” e “The Wall”. «Con questa canzone Anastasio mi fai pensare che non sono morta, che sono viva, e che posso fare quello che mi pare», ha confessato durante la diretta la produttrice discografica. «Com’è successo? Questa cosa mi è sfuggita di mano», è la prima reazione del rapper dopo la proclamazione, al termine di una serata di grande spettacolo e musica, che ha visto alternarsi sul palco artisti come Marco Mengoni, The Giornalisti, Ghali e i Muse.Unanime il parere dei giudici sul 21enne: «Mi sento il giudice acquisito di Anastasio e ho sempre sperato di vederlo in finale, perché in questi miei anni di X Factor non c’è mai stato nessuno che sia riuscito a valorizzare così la parola. Ti auguro ogni bene», sono state le parole di Fedez. “La fine del mondo” «è la canzone dell’edizione, lo dice il palasport, lo dicono le persone e la rabbia con cui la canti», ha decretato Lodo.
Chi è Anastasio
In finale, molto rap e molte lacrime, comprese quelle del conduttore Alessandro Cattelan, toccato dall’eliminazione di Luna, la piccola Dua Lipa dell’edizione 2018, che «rappa come una mitragliatrice e canta come un usignolo», per usare le parole del suo mentore, Manuel Agnelli, convinto che la sedicenne farà strada perché «non c’è al momento un personaggio femminile in Italia che rispecchi le tue caratteristiche e le tue qualità».”Mi piace essere un corpo estraneo. Mi piace che nella scena rap forse non sarò mai riconosciuto a pieno. Mi stimola. Nel momento in cui vengo frainteso, lì do tutto il meglio di me”. Parola di Anastasio, il vincitore della dodicesima edizione di X Factor.
Originario della provincia di Napoli, 21 anni, Marco Anastasio, questo il nome di battesimo, si appassiona al rap da solo, scoprendo di avere una passione inaudita per la scrittura. “Se io ho un dolore e riesco a metterlo su carta e te lo propongo e tu lo capisci e provi il mio stesso dolore, io ti sento vicino”, spiega il rapper in uno dei video di X Factor, in cui svela anche il motivo della scelta del suo nome d’arte: “Fai il rapper e ti chiami come il tuo cognome, è più una cosa da cantautori – ammette – Un po’ è per mettermi con un piede nel cantautorato, un po’ è per sembrare un alieno da entrambe le parti”. Mara Maionchi lo ha voluto ai Live Show proprio per le sua capacità cantautorale mentre Fedez lo ha definito la penna migliore mai sentita a X Factor. Concorrente degli Under Uomini capitanati dalla Maionchi, Anastasio ha conquistato giuria e pubblico soprattutto con il suo inedito ‘La fine del mondo‘, premiato come disco d’oro durante la finale e definito “la canzone dell’edizione” dai giudici Lodo Guenzi e Manuel Agnelli. Ma forse ciò che ha portato Anastasio alla vittoria di X Factor è stato il suo talento, “il talento – si legge sul sito del programma tv – di trasmettere immagini attraverso le parole”.
La serata in diretta su Sky Uno e in chiaro su Tv8 è iniziata con qualche minuto di raccoglimento in un Forum a luci spente per le sei vittime della tragedia di Corinaldo. La scenografia scelta dal direttore artistico dell’edizione, Simone Ferrari, ha alternato emozionanti esibizioni al lume di candela e danza aerea ad articolate coerografie su un palco sempre in movimento.