Fondazione Tatarella dichiarata di “eccezionale interesse culturale”
Un nuovo e importante riconoscimento arriva per la biblioteca della Fondazione Tatarella, dichiarata “di eccezionale interesse culturale” dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali, per il tramite della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica di Puglia e Basilicata, che la sottopone alla disciplina del Dlgs n.42/2004 Codice dei Beni Culturali. Identico risultato potrebbero a breve ottenere anche gli Archivi, contenenti le carte e i documenti dei fratelli Tatarella e del Msi e An, in caso di Dichiarazione di interesse storico rilevante.
La biblioteca, con sede in Bari, alla Via Piccinni, 97, fu realizzata dall’on. Salvatore Tatarella, recentemente scomparso, in memoria di suo fratello Pinuccio, e con l’intento di creare uno spazio utile per la formazione di tutti i cittadini attraverso sale lettura e svariati servizi utili. La biblioteca, nel cuore del capoluogo pugliese, conta oltre 30.000 volumi di diverso genere, di cui quasi mille catalogati in Sbn con il prezioso contributo del dott. Nicola Pergola, oltre a riviste e periodici della destra italiana, molte delle quali interamente rilegate come Il Borghese, Puglia d’oggi, Candido, Repubblica Presidenziale, Centrodestra, Secolo d’Italia, Il Roma, La Destra, Liberal, Charta Minuta, Ideazione, Millennio, molte delle quali fondate e dirette da Pinuccio Tatarella.
La dichiarazione firmata in data odierna produce effetti e obblighi connessi al regime vincolistico previsto dal Codice dei Beni culturali in materia di protezione, conservazione e circolazione di quelli che, ai sensi dell’ art.10 del Codice, sono a tutti gli effetti beni culturali che entrano a far parte del Patrimonio culturale italiano. Un prestigioso riconoscimento dopo l’ingresso in aprile della Fondazione Tatarella nell’AICI, Associazione delle istituzioni di cultura italiane, presieduta dall’on. Valdo Spini, la più importante Associazione che comprende 104 Istituti e Fondazioni italiane che esercitano un ruolo importante nella promozione della cultura e nella custodia di archivi politici.
che piacevole sorpresa…
un barlume di speranza in tempi, comunque, piuttosto bui…