MotoGp, ira da tutto il mondo sui Social contro il pilota Marquez: killer (video)

9 Apr 2018 17:26 - di Paolo Lami

Marc Marquez? Infantile, spocchioso, arrogante. Ma, soprattutto, un «pazzo, indifendibile, killer che mette a repentaglio la vita dei colleghi». Il mondo dello sport e, in particolare, quello che segue i motomondiali, insorge compatto, sui Social di tutto il mondo anche con epiteti irriferibili, contro il pilota motociclistico spagnolo, campione del mondo, che ha fatto volutamente volare e finire fuori strada l’italiano Valentino Rossi nella gara argentina di MotoGp speronandolo con la sua moto mentre affrontavano una curva.

Nei video si vede chiaramente Marquez , quando oramai è a quattro giri dalla fine, entrare lì dove proprio non c’è posto, incuneandosi all’interno di una curva fra la moto di Valentino Rossi e i bordi pista, e speronare con cattiva intenzionalità il collega italiano costringendolo a finire con le ruote sull’erba, nell’uscita della curva, e, poi, a terra. Una  manovra non solo spericolata, in uno sport ad altissimo rischio qual’è il motomondiale, ma anche premeditata, consapevole e dolosa. L’ira di Rossi è ovvia, così come il fatto che fa sapere di non accettare le scuse del pilota spagnolo con il quale c’è una vecchia ruggine. Meno prevedibile è la reazione indignata che da tutto il mondo si riversa sui Social in maniera massiccia.

Marquez diviene, in brevissimo tempo, il bersaglio dei commenti feroci. L’accusa è di mettere a repentaglio la vita dei colleghi con quel comportamento che in tantissimi giudicano «antisportivo e pericoloso».
Il contatto con Valentino Rossi, l’ultimo di una lunga serie provocata dal pilota Honda, non va infatti giù agli spettatori del Motomondiale, che ora accusano lo spagnolo di essere «indifendibile», «un pazzo», «irrispettoso» e, addirittura, «un killer che mette a repentaglio la vita dei colleghi».
La condanna, insomma, è unanime, con pochissimi a difenderlo e una maggioranza inferocita a twittare da tutti i Paesi del mondo la propria rabbia.

Cinguettii al vetriolo arrivano da Spagna, Italia, Francia, Inghilterra, ma anche da Indonesia e Polonia, tutti con il dito puntato contro lo spericolato pilota spagnolo.
«Qualcuno dica a Marquez che è uno sport pericoloso e che un contatto può essere fatale», twitta la francese Laura come tanti altri e, a farle eco, è Giovanni: «Troppa irruenza in uno sport già pericoloso in sé. La speranza è che non ci siano conseguenze in gara. Manteniamo bello questo sport!».
Una richiesta rilanciata da molti, insieme a quella, internazionale, «di espellere il pilota per l’intera stagione», perché «un irresponsabile non merita di gareggiare», almeno finché non inizierà «a correre in modo corretto e leale».

Ma il contatto con Rossi non è certo l’unico episodio contestato a Marquez sui social. Secondo alcuni utenti Marquez “«oltre che con Rossi, dovrebbe scusarsi con colleghi e pubblico, soprattutto per la partenza quando è tornato contromano al suo posto… È stato come se dicesse comando io». Un comportamento giudicato «infantile», «spocchioso», «arrogante» e «inopportuno», conferma per qualcuno che dietro al pilota «non ci sia un campione ma solo un ragazzino senza rispetto per nessuno».

Commenti

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  • tiiziana 11 Aprile 2018

    La direzione gara a dire poco vergognosa! Ma chi ti ha dato la patente? Provate a fare inversione ad “U” in autostrada di fronte ad una pattuglia cosa accadrebbe? A Marquez ……Niente è lui che decide le regole …………..Che schifo!!!!!

  • Roberto 9 Aprile 2018

    Fate ridere, Zarcó ha fatto la stessa cosa con il pilota più mite della MotoGP, Pedrosa, ma non ha detto niente nessuno!!! Nessuno tocchi Caino

  • Pippo 9 Aprile 2018

    E’ solo un animale senza cervello! Prima o poi, se la Federazione non interviene punendolo seriamente ed in modo esemplare, farà del serio danno a se ed agli altri! Va fermato adesso, anche se si capisce benissimo che gli fanno fare quel che cavolo vuole avendo dietro le spalle Honda, Dorna, Federazione, Repsol, ecc!! Molto pericoloso, il 2015 avrebbe già dovuto insegnare!