Antitrust stanga Vodafone e Telecom: multa da 10 milioni per gli sms aziendali
Maxi multe per Vodafone e Telecom Italia per abuso di posizione dominante nel mercato relativi a distinti abusi di posizione dominante nel mercato dei servizi all’ingrosso di terminazione Sms su propria rete con effetti sul mercato al dettaglio dei servizi di invio massivo degli Sms informativi aziendali. A sanzionare i due operatori per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro è l’Antitrust che il 13 dicembre ha concluso due distinti procedimenti istruttori uno nei confronti di Vodafone Italia e l’altro di Telecom Italia S.p.A. e della sua controllata Telecom Italia Sparkle.
Le motivazioni Antitrust: “Hanno abusato della posizione dominante”
In ragione della gravità della condotta, l’Autorità, quindi, «ha deciso perciò di comminare sanzioni amministrative pecuniarie alle società Vodafone Italia e Telecom Italia pari rispettivamente a 5.843.814 euro e 3.717.988 euro». In particolare, si legge in una nota dell’Agcm, «l’Autorità ha accertato che Vodafone Italia ha abusato della propria posizione dominante ponendo in essere delle condotte di discriminazione interno-esterna di tipo tecnico ed economica tali da determinare una compressione dei margini a discapito dei concorrenti nel mercato a valle che acquista la terminazione SMS verso rete mobile Vodafone Italia. Le condotte di Vodafone Italia sono indirizzate agli Operatori in decade 43 ed incidono su una concorrenza di tipo infrastrutturale».
Per Antitrust sono stati penalizzati i concorrenti
Nel caso di Telecom Italia, l’Autorità «ha accertato che la società, anche con l’ausilio di Telecom Italia Sparkle, ha abusato della propria posizione dominante ponendo in essere una condotta di compressione dei margini per un concorrente altrettanto efficiente nel mercato a valle che acquista la terminazione SMS verso rete mobile Tim». In entrambi i casi gli operatori, dominanti nei rispettivi mercati a monte di terminazione Sms su propria rete e verticalmente integrati, «hanno applicato tariffe sia sul mercato a monte che sul mercato a valle dell’invio massivo di SMS che rendono il margine potenziale per i concorrenti nel mercato al dettaglio insufficiente a coprire i costi specifici per fornire i servizi ai clienti finali. Tali condotte sono idonee a compromettere la capacità competitiva dei concorrenti attivi in tale mercato».