Olanda, Marine Le Pen: «Le nostre idee avanzano in Europa»
Il partito di Wilders non “sfonda” in Olanda? Marine Le Pen non si scompone. La sua lettura dei risultati delle elezioni olandesi è ben diversa da quella di coloro che vi hanno visto una “diga” ai “populismi” in Europa. Per la Le Pen i risultati elettorali ottenuti dall’alleato Geert Wilders sono invece «estremamente positivi». «Credo che non siano una delusione», ha dichiarato la leader del Front National. «Mi avrebbe deluso se avesse perso voti o se fosse rimasto in fase di stallo», ha affermato. «Ma è cresciuto ed i partiti al potere sono scesi considerevolmente». «Per Wilders – continua la Le Pen – è molto positivo, è la dimostrazione che le nostre idee nei diversi Paesi europei avanzano».
I trionfalistici commenti della stampa vicina all’establishment europeo non tengono conto di alcuni, fondamentali e incontestabili fatti. Primo: il partito del premier Rutte (che molti indicano come “vincitore”) ha perso un bel po’ di seggi, mentre il partito di Wilders ne ha invece conquistati di nuovi. Secondo: il partito del premier è stato favorito, nei giorni decisivi prima del voto, da una circostanza imprevista ed eccezionale, cioè la furiosa campagna scatenata da Erdogan proprio contro l’Olanda (è noto che nei momenti di tensione internazionale l’opinione pubblica tende sempre a fare quadrato intorno al governo del suo Paese). Terzo: gli olandesi non avvertano la crisi sociale provocata dall’euro come francesi e italiani (non per niente parliamo di un Paese che ha stabilito un “asse” con la Germania della Merkel).
Al dunque, la partita di aprile, nella Francia di Marine Le Pen, si annuncia molto, molto diversa.