Incubo black bloc a Roma: saranno almeno 8000. E tanti sono già qui

22 Mar 2017 10:28 - di Stefania Campitelli

La Capitale è già “militarizzata” con strade chiuse e forze dell’ordine ovunque. Si preannuncia una sabato nero per Roma i romani. Per iI prossimo 25 marzo, in occasione delle celebrazioni dei sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma, con il gotha europeo blindato per i festeggiamenti, si fa sempre più alto il rischio di incidenti e violenza per l’arrivo nella capitale di attivisti della galassia antagonista provenienti anche da altri Paesi europei. A rendere preoccupante un clima già abbastanza teso (con 4 manifestazioni di protesta e 30mila persone in piazza) è la previsione dell’arrivo di almeno 8mila black-bloc, provenienti da Francia, Germania, Grecia e altri territorio a Nord Italia, che faranno di tutto per sfondare i posti di blocco e raggiungere la zona rossa, dove si terranno le celebrazioni. Sotto la bandiera No Europe si teme la riedizione del solito copione con bande di black bloc incappucciati pronti a mettere a ferro e a fuoco la città con l’ausilio di professionisti degli scontri di piazza, magari d’importazione, infiltrati nei cortei autorizzati.

Roma blindata per la sicurezza

La Prefettura e Questura hanno messo in campo un imponente dispositivo di sicurezza per la gestione dell’ordine pubblico, con no-fly zone, aree cuscinetto e cortei distribuiti nell’arco della giornata per evitare che attivisti di diversi schieramenti vengano a contatto. Enorme lo schieramento di agenti  nella Capitale che sarà letteralmente blindata per 24 ore. Per la giornata di sabato, sono stati revocati i turni a tutti gli uomini delle Forze armate, mentre la Questura di Roma schiererà sul territorio 3mila agenti. 

Forte il rischio di attentati

A rendere incandescente la vigilia della celebrazioni dei Tratta di Roma anche l’allarme terrorismo, con il quale l’Occidente ha imparato a convivere. È forte il rischio attentati, monitorato dall’intelligenze e dal ministero dell’Interno. Dopo l’ultimo attacco all’aeroporto parigino di Orly a preoccupare sono soprattutto gli appelli online, diffusi in queste ore dagli attivisti dell‘Isis. L’invito a «colpire e uccidere in Occidente», insomma, non viene trascurato. Nel traffico di cortei autorizzati e manifestazioni “no euro”, secondo gli esperti quello che si preannuncia più numeroso e a maggiore rischi di infiltrazioni è il corteo ci  Euro Stop. «Pensiamo che il 25 marzo non sia una giornata di festa ma debba divenire una giornata di lotta e mobilitazione contro il vertice», scrivono i promotori nell’appello a scendere in piazza.

Perquisizioni a tappeto

Verifiche e perquisizioni a tappeto sono previste anche ai punti di accesso alla città: stazioni dei treni, aeroporti, raccordo anulare e uscite autostradali, con perquisizioni a tappeto. Chi sarà trovato in possesso di materiale atto a offendere avrà il foglio di via immediato. E poi ci saranno due zone off limits: una blu e una verde. La prima è l’area intorno al Campidoglio, comprese piazza Venezia, i Fori Imperiali, Ara Coeli, piazza San Marco; la seconda è tra via IV Novembre e via del Tritone, compresa via Nazionale. Le due zone non saranno accessibili, se non agli autorizzati, a partire dalla prima mattinata di venerdì 24marzo.

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